Un’indagine che, almeno al momento, non vedrebbe alcun indagato, seppur le ipotesi di reato eventualmente contestate potrebbero andare dal favoreggiamento reale e interruzione di pubblico servizio.
Secondo le intuizioni investigative, vi sarebbero infatti dei gruppi di chat che segnalerebbero la presenza delle Forze dell’Ordine, avvisando così gli iscritti per evitare controlli o semplicemente per provvedere ad allacciare la cintura di sicurezza piuttosto che moderare la velocità della propria auto.
Una situazione che pare abbia anche riguardato l’intero territorio agrigentino. Indagini sono in corso.