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Vincenzo Farenella e le sue straordinarie sculture di sabbia

Si è svegliato in piena notte per formare il cumulo di sabbia e definire la sagoma. Poi ha modellato il suo coccodrillo dalle 7 alle 13,30 davanti ad un pubblico improvvisato di bagnanti che lo guardavano esterrefatti.

Quel coccodrillo di sabbia dava l’impressione di essere quasi vero, capace di incantare grandi e piccini che si sono avvicinati per chiedere allo scultore di raccontare come riusciva ad essere così bravo e convincente.
Protagonista Vincenzo Farenella, 36 anni, uno dei tanti licatesi che lavora al nord, con successo nel settore immobiliare, ma che fin da bambino coltiva la grande passione per l’arte scultorea. I suoi genitori Luigi e Mariuccia e la splendida sorella Flavia raccontano che realizzava insieme al papà piccoli manufatti in legno. Negli anni passati in varie spiagge di Licata ha realizzato le sue opere. E’ andato anche oltre organizzando gare di scultura per i più piccini.

Ed in effetti i bambini sono stati quelli che si sono avvicinati con maggiore curiosità all’opera dell’artista licatese. Sia quelli che con paletta e secchiello stavano giocando in riva al Molly Club, che quelli che invece guardavano con sospetto a distanza con lo smartphone in mano, sotto l’ombrellone. Ma quando l’opera, in una calda domenica mattina di metà agosto, ha preso forma, c’è stata una vera gara a fotografare il coccodrillo di sabbia. Non sono mancati i selfie con l’artista e la sua opera. Vincenzo Farenella, che tra le sue passioni ha anche quella della musica, è un eccellente percussionista, si è divertito a guardare cosa stava accadendo intorno al suo faticoso ma creativo lavoro. L’unico rammarico è quel grande coccodrillo di sabbia nelle prossime ore sparirà, ma rimarrà il bel ricordo di un artista capace di far parlare la sabbia. In tanti gli hanno chiesto se nelle prossime ore produrrà altro.

Ma venerdì prossimo ripartirà per il nord, dove risiede con la moglie Milena e un meraviglioso bambino Leonardo. Si porterà dall’altra parte dell’Italia un ricordo stupendo: aver sorpreso i tanti bagnanti piccoli e grandi con la sua creatività e la forza della sua opera. Avrebbe meritato i nostri applausi, ma un po’ il caldo e un po’ la timidezza, ha frenato il pubblico improvvisato che ha circondato l’artista e il suo coccodrillo. Di entrambi rimarrà il ricordo sui social network.

E’ sempre un modo per immortalare il genio creativo. Buon ritorno al nord Vincenzo. Sei la conferma che il sud ha figli dotati di grande creatività e passione. E questo ci rende unici, come la nostra terra, piena di contraddizioni ma di belle persone. Non è un caso che Sigmund Freud sosteneva che è la più bella regione d’Italia: un’orgia inaudita di colori, di profumi, di luci, una grande goduria. E accade che per caso sulla sabbia incontri anche un coccodrillo.

Francesco Pira