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Villa Betania Agrigento, la CGIL chiede l’avvio della procedura di raffreddamento

“I comuni di Agrigento e di Porto Empedocle mettono in ginocchio Villa Betania, Istituto di beneficenza pubblico che assiste gli anziani anche per conto dei suddetti comuni. Ammonta a 460 mila euro il debito maturato una cifra enorme per un piccolo Ente che da circa otto mesi non paga gli stipendi ai lavoratori e non riceve più le forniture di alimentari”.

A denunciarlo è il segretario della segretario generale della FP CGIL, Alfonso Buscemi, che aggiunge:

“È intollerabile il comportamento degli amministratori che non pagano le aziende in quanto a farne le spese sono sempre i lavoratori diretti come nel caso di Villa Betania, e indirette con riferimento alle aziende che forniscono i servizi alla stessa. Non è modo di amministrare questo è debbono smetterla i sindaci che all’inizio del mandato dicono che la colpa è del predecessore dopo la colpa è della crisi e infine scappano senza dare risposte. Ognuno si assume la responsabilità del proprio incarico chi non regge o non si sente all’altezza della sfida ne tragga le conseguenze ai lavoratori non interessano le chiacchiere.

“Le motivazioni o le responsabilità pretendono semplicemente che dopo otto mesi abbiano quei pochi soldi sudati e onestamente guadagnati per soddisfare le esigenze elementari di una famiglia senza andare più in giro a mortificare chiedendo aiuto ai familiari o peggio a chi potrebbe prestare soldi a chi non possiede ricchezze da dare in garanzia”, conclude Buscemi. 

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