Viadotto Petrusa, si “alza” la voce della protesta
Tornano a protestare i cittadini di Agrigento e Favara, le due città principalmente colpite dalla chiusura del Viadotto Petrusa.
Ancora una volta è la segreteria provinciale della Cisl di Agrigento ad accendere i riflettori sui disagi causati dall’interruzione del ponte, che oramai persiste da 240 giorni. Un sit-in davanti la Prefettura di Agrigento che sindacati di categoria, associazioni, cittadini, hanno accompagnato da un volantinaggio che è servito a sensibilizzare i passanti e gli automobilisti verso una questione da non sottovalutare.
E’ stato il segretario provinciale della Cisl di Agrigento, Maurizio Saia, a voler raccogliere tutte le parti sociali dei territori interessati e lanciare un forte appello affinché si possa trovare una soluzione che vede anche coinvolti i numerosi lavoratori del vicino carcere Petrusa.
Il viadotto, come si ricorderà, è stato oggetto di demolizione per le precarie condizioni strutturali. Una demolizione che, ad oggi, ha visto solo interessata la prima parte per consentire l’apertura della nuova SS 640 Agrigento-Caltanissetta.
Al termine del sit-in, una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto, Nicola Diomede.
Intanto ieri l’Anas ha presentato al Comune il progetto per la compatibilità urbanistica del nuovo viadotto Petrusa. Un primo passo verso la conferenza dei servizi che, come annunciato dal Sindaco Lillo Firetto, dovrebbe partire nel mese di settembre.