Viadotto Akragas, gli imprenditori agrigentini “Stop alle passerelle dal sapore elettorale”
“Se un imprenditore, o anche un semplice cittadino, paga le tasse in ritardo o consegna oltre i termini previsti gli adempimenti, gli enti pubblici provvedono a sanzionarlo. Giustamente. Se però lo Stato non è altrettanto solerte nel rispettare le proprie regole affinché i cittadini non siano privati per anni di un servizio essenziale, come la possibilità di fruire di una viabilità sicura, non solo non paga mai nessuno, ma pezzi di quello Stato hanno anche l’arroganza di rivendicare il tutto come un risultato da festeggiare, trincerandosi dietro la solita e stucchevole formula ‘da quando ci siamo noi’”.
È questa la dura presa di posizione del presidente provinciale di Ance Agrigento, Carmelo Salamone, dopo la riapertura – solo alla circolazione leggera e a una sola carreggiata – del viadotto Akragas.
“Nel passato abbiamo più volte rimarcato come ci trovi totalmente contrari ogni eccessiva spettacolarizzazione del completamento dei cantieri – continua Carmelo Salamone – Questo vale ancora di più se, come in questo caso, quella che è stata riaperta è solo una parte (come d’altronde era accaduto con la galleria Spinasanta) di un’infrastruttura di grande importanza per la viabilità provinciale e interprovinciale. Non solo. Innumerevoli criticità oggi affliggono il settore delle costruzioni: dai mancati pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni al recente Decreto Semplificazioni che, a dispetto del nome, semplifica poco o nulla, mentre i tempi della burocrazia sono ancora biblici. La politica, impegnata in passerelle elettorali fine a sé stesse, sappia che gli imprenditori e i cittadini non hanno gli anelli al naso e la smettesse di trattare la provincia di Agrigento come colonia romana. Chi sarà il prossimo Console a elargire diritti sacrosanti per dolci concessioni?”.