Verso la revoca dello sciopero degli operatori ecologici a Canicattì
Si va verso la revoca dello sciopero degli operatori ecologici a Canicattì.
Le imprese Sea ed Iseda hanno ufficializzato di aver pagato gli arretrati ai lavoratori che consistevano in mezza mensilità di ottobre 2018 e nell’acconto di marzo 2019 che avevano portato Cgil, Cisl e Uil di categoria, a proclamare una giornata di astensione dal lavoro per lunedì prossimo. “Abbiamo pagato quanto dovuto ai nostri rispettivi lavoratori -spiegano gli amministratori di Sea e Isea Gianni Mirabile e Giancarlo Alongi – e non capiamo come siano uscite notizie false come quelle che sostengono che, ad oggi, dobbiamo ancora pagare cinque mensilità arretrate.
Al momento dell’indizione della volontà di sciopero, in data 9 aprile, quindi quasi un mese fa, dovevamo saldare due mensilità, la quota tredicesima maturata e la maggior parte di ottobre, ma da allora ad oggi le cose sono state regolarizzate fino a ieri, quando abbiamo pagato il 50 per cento di marzo”. Si aspetta adesso che lo sciopero venga ufficialmente revocato e si consenta alla città di Canicattì di non vedere stoppata un’importantissima giornata di raccolta differenziata. E sempre nell’ambito del servizio rifiuti, per la giornata di domani, la Sea ha organizzato un turno straordinario di lavoro per ripulire il centro abitato e le periferie da tutte le discariche abusive create da incivili che non effettuando il porta a porta, abbandonano i rifiuti dove meglio credono, rendendo vano quanto fatto dalla maggior parte dei cittadini che fanno una corretta differenziata.
Uomini e mezzi dell’impresa, lavoreranno dunque anche la domenica, per sopperire ai danni provocati dall’inciviltà di pochi ai danni della collettività. Le imprese si dicono infine pronte a diffidare chi di competenza ad iniziare i controlli dovuti sull’abbandono indiscriminato dei rifiuti che continua dal primo giorno di inizio della differenziata.
Intanto, il sindaco, Ettore Di Ventura, e l’assessore all’Ambiente, Roberto Vella, informano che lo scorso 30 aprile è stata inviata una nuova vibrante nota a S.E. il Prefetto di Agrigento, e per conoscenza alla RTI SEA, ISEDA, ECOIN, alle OO.SS. di categoria, alla Commissione di Garanzia sullo sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali, all’Ufficio di collaborazione dell’Assessore Regionale dell’Energia e Pubblica Utilità presso il Dipartimento dei Rifiuti e delle Acque, al Direttore Generale del Dipartimento Regionale dei Rifiuti e delle Acque, al Commissariato di P.S. di Canicattì, con la quale, da un lato si evidenziano i numerosi disservizi riscontrati nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti per i quali saranno applicate le consequenziali penalità, dall’altro si elencano tutte le procedure amministrative e contabili attuate dall’Ente che rendono incomprensibile lo stato di agitazione proclamato dai lavoratori.
“Già lo scorso 11 aprile, con precedente nota, l’Ufficio ARO aveva comunicato a S.E. il Prefetto quale fosse lo stato dei pagamenti delle spettanze dei lavoratori e gli impegni assunti dalla RTI. – dichiara il sindaco – Nonostante i ripetuti incontri e chiarimenti con i legali rappresentanti della RTI oggi ci ritroviamo a parlare della mensilità di marzo, richiesta e sollecitata, che non trova riscontro secondo quanto previsto dall’art.11 “Fatturazioni e Pagamenti” del Capitolato Speciale d’Appalto”. Tutto ciò, pertanto, non giustifica quanto dichiarato dalle Organizzazioni Sindacali.
Il diritto dei lavoratori va tutelato – ribadiscono gli amministratori – ma va anche tutelato il diritto dei Cittadini di vivere in una Città pulita e decorosa”.