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Veronica Panarello punta il dito contro i vicini

Gli inquirenti non sembrano voler cambiare idea sulla Panarello e forse per questo che dal carcere, la stessa Veronica cerca di lanciare delle accuse, anche pesanti, verso terze persone.


Nelle ultime settimane infatti Veronica sembra aver messo in ordine dei tasselli che riguardano la mattina in cui Loris è stato ucciso. Tasselli che le fanno puntare il dito, contro i suoi vicini di casa. Il suo legale, l’avvocato Villardita, aveva dichiarato che Veronica era pronta a fare dei nomi e che probabilmente li aveva già fatti ai giudici.

Veronica ha ricordato che quel giorno, il 29 novembre del 2014, nella palazzina in cui lei abitava con suo marito e con i suoi due figli non era da sola. Non avrebbe dubbi in merito: a distanza di mesi infatti avrebbe ricordato di aver sentito della musica quella mattina, musica che proveniva dalla casa dei suoi vicini. Il particolare sarebbe importante, almeno secondo la difesa, perché aprirebbe una nuova pista.

Una sorta di adescamento da parte di un vicino di casa, è davvero possibile? Se per la difesa questa è la nuova pista da battere allora perché Veronica afferma ancora di aver lasciato il bambino a scuola?

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