Vademecum Expo 2015: tutto ciò che avreste voluto sapere ma che non avete osato chiedere
Primo maggio 2015, quest’anno in Italia non saprà soltanto di “Festa del lavoro” (che non c’è n.d.r.) ma avrà tutto il gusto che si racchiude in una sola parola Expo 2015. Ma cos’è l’Expo? Qual è il suo fine? Che storia ha? Tralasciando le “salsette” al sapor di corruzione che hanno “oleato” gli ingranaggi di questa “macchina infernale” cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’evento più importante e prestigioso che investe il “Bel Paese” in questo 2015.
Le Esposizioni Universali esordiscono a Londra nel 1851, con quella che passerà alla storia come l’Esposizione del Crystal Palace, dal nome del palazzo serra appositamente costruito per ospitare la manifestazione, una fiera internazionale di grandi dimensioni, che accolse tutti i settori della produzione umana, comprese le Belle Arti. A livello ideale le Esposizioni segnano il trionfo delle “magnifiche sorti progressive” della società industriale: per i paesi che le organizzano costituiscono un’ottima opportunità, una finestra sull’economia, uno stimolo allo spirito di fratellanza e cooperazione, un luogo dove favorire il confronto e l’imitazione, con uno scambio di conoscenze finalizzato ad un miglioramento dei processi produttivi.
L’evento londinese con i suoi 25 paesi ospiti e 6 milioni di visitatori, ha avuto la funzione detonante che ha segnato profondamente la storia di questo tipo di manifestazioni garantendo il successo proprio e delle future Esposizioni Universali. Memorabile quella del 1889 di Parigi, intitolata “Celebration of the Centennial of the french revolution” che senza dubbio alcuno ha lasciato un segno importante e imponente diventato il simbolo stesso della romantica capitale francese: la Tour Eiffel, la torre di ferro alta 300 metri, costruita appositamente per l’occasione (e pensare che i parigini dell’epoca l’hanno odiata a tal punto da pretendere che fosse “smontata” immediatamente n.d.r.). Parigi non è l’unica città in cui l’Esposizione universale ha lasciato il segno, si ricorda “l’Eur” (Roma ’42), “L’automium” (Bruxelles ’58), “Space Needle” (Seattle ’62), Acquario (Genova ’92), Monastero di Santa Maria de las Cuevas (Siviglia ’92), Il Padiglione Oceanico (Lisbona ’98) ecc. Al di là dei segni tangibili si può affermare che il racconto dell’umanità passa attraverso avvenimenti storici, politici ed economici che si riflettono nello svolgimento delle Esposizioni Universali: la crescita industriale, la nascita di nuove potenze economiche, i capovolgimenti storico-diplomatici come le guerre mondiali hanno segnato e talvolta condizionato tutte le Esposizioni.
Expo Milano 2015 avrà una concezione antropocentrica; oltre l’uomo anche il cibo sarà protagonista indiscusso, per questo si preannuncia come il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Più di 140 Paesi e Organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori attesi. Sono questi i numeri dell’evento internazionale più importante che si terrà nel nostro Paese. Ma non solo. Expo Milano 2015 offrirà a tutti la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni Paese. Per la durata della manifestazione, la città di Milano e il Sito Espositivo saranno animati da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il tema al centro della manifestazione, e sarà in accordo con l’area di 1,1 milioni di metri quadrati progettata da architetti di fama internazionale. Sarà infatti un’esposizione-giardino con più di 12 mila alberi, giochi d’acqua e un lungo canale che circonderà l’area. Sui due grandi viali principali, il Cardo e il Decumano, si affacceranno i Padiglioni dei Paesi Partecipanti, piazze e aree comuni dedicati agli eventi e alla ristorazione. Le costruzioni seguono criteri di efficienza energetica e sostenibilità nella realizzazione, smontabili e riutilizzabili alla fine dell’evento. Riflettendo sul pianeta sul cibo sull’uomo si potrà fare quindi un ideale viaggio intorno al globo possibilità che avrà il suo termine ultimo il 31 Ottobre 2015. Non ci resta che attendere e toccare con mano e sfatare il paradosso secondo cui vengano stanziati investimenti di una tale portata per l’organizzazione di un evento dedicato alla riflessione della cattiva redistribuzione delle risorse e della fame nel Mondo.
Marcella Lattuca
© RIPRODUZIONE RISERVATA