Uil Agrigento: “Sui 45 milioni di euro, sbloccati con il Patto per il Sud per la viabilità provinciale, inspiegabile l’esclusione della nostra provincia”
La Uil di Agrigento interviene sul nodo strade provinciali e rimane basita dopo l’annuncio del governo regionale sulla distribuzione dei 45 milioni di euro con il Patto per il Sud per la viabilità provinciale, che vede a oggi esclusa la nostra provincia che su questa tematica necessita interventi da cavallo.
“Siamo a dir poco sconcertati avendo appreso che, dopo la conferenza stampa del Presidente Musumeci, dell’Assessore regionale alle infrastrutture Falcone e del dirigente generale Bellomo, dei 45 milioni di euro del Patto per il Sud per opere di migliorie e messa in sicurezza delle strade provinciali per Agrigento e la sua provincia sono stati accantonati zero euro.
Riteniamo questa distribuzione delle risorse ancora una volta iniqua e offensiva per il territorio. Non è possibile, in un momento drammatico per i nostri paesi, sia dell’entroterra che della fascia costiera, ritrovarsi a mani vuote, quando dei primi segnali sarebbero potuti ripartire.
Abbiamo sentito dalle parole del governatore Musumeci in quale situazione drammatica versa la provincia ennese sulla viabilità secondaria e delle difficilissime condizioni di mobilità per i residenti nel territorio che è completamente isolato; nondimeno vogliamo ricordare al governatore che la nostra organizzazione sindacale è da tre anni che sollecita in tutti i modi il governo regionale ad intervenire, senza avere finora risposte concrete per la provincia agrigentina. Non è possibile negare l’evidenza, qui, da Santa Margherita Belice a Campobello di Licata, il livello di sicurezza di queste strade è pari a zero. In molti casi si è andati avanti con ordinanze di chiusura o interdizioni di alcuni tratti. Nel mese di luglio in una conferenza stampa il commissario del Libero Consorzio di Agrigento aveva illustrato il piano di interventi sulla viabilità provinciale, non riusciamo a capire cosa sia successo adesso.
Escluso qualche deputato regionale che è intervenuto sulla vicenda con un tour capillare sulla provincia, i parlamentari nazionali e regionali sono stati distratti in altre tematiche; noi li sollecitiamo ancora una volta, e la Uil è disponibile ad incontrarsi con chiunque sia realmente interessato a correggere queste storture che ricadono sui cittadini e sulla normale circolazione e sulla sicurezza di chi ogni giorno non sa neanche come tornare a casa.
Non possiamo rimanere più inermi e silenziosi, Agrigento non può continuare ad essere una provincia di serie b assieme ai suoi coprovinciali, il dato più emblematico è che moltissimi giovani stanno emigrando e che i livelli economici, occupazionali e di vita si sono abbassati, anche per un certo disinteresse ormai conclamato dei governi e della classe politica che non è più accettabile.”