La Uil di Agrigento interviene sulle notizie poco rassicuranti che provengono sui fondi europei e nella fattispecie il Por-Fers 2014/2020, con il concreto rischio di perdere 719 milioni di euro, visto che dai numeri che sono finora usciti fuori appena 6 milioni sono stati spesi e certificati, cifre che non rassicurano per nulla.
“Il nostro vuole essere uno stimolo al governo regionale per invertire la rotta dello sviluppo della nostra fragile economia, partendo dalla nostra provincia agrigentina, totalmente depauperata e che ha fame di opere, migliorie e investimenti a 360 gradi.
I tempi per rimettere le cose a posto, visto la tagliola del 31 dicembre 2018, sono molto brevi; sarebbe ancora una volta scandalosa che per una serie di ritardi, storture, rimpalli e burocrazia e procedure lunghe dovessero pagare il conto i siciliani.
Vogliamo sperare che ci sia un’accelerazione della spesa dei fondi, di una corretta rendicontazione e certificazione, fermo restando che tante volte i progetti portati a termine hanno prodotto basse possibilità di crescita economica e occupazionale.
Adesso, il governo nazionale ha creato un Ministero per il Sud, probabilmente per attenzionare meglio le questione insolute. Vorremmo capire se gli incontri estivi tra il Governatore Musumeci e il Ministro Lenzi hanno trovato le giuste soluzioni. A oggi la Uil di Agrigento è fortemente preoccupata che la situazione non si riesca a sbloccare per i troppi incagli e per una programmazione progettuale che francamente è andata troppo a rilento e che non soddisfa le legittime richieste, di imprese, giovani e lavoro.”