“Finalmente sono tornati i grandi eventi dopo tantissimo tempo nel nostro territorio e questo è un fatto naturalmente positivo, ma che non basta.
La tappa del Giro d’Italia è la cartolina di un territorio quello agrigentino dalle enormi potenzialità che però ancora deve crescere e si trova a subire ritardi di comunicazione viaria, di servizi, di mancanza di programmazione che devono essere superati.
Avere la ribalta internazionale da parte di 190 televisioni di tutto il mondo per una manifestazione seguita come il giro è una grande vetrina per la valorizzazione, la promozione e la visibilità della nostra provincia, però negli ultimi 25 anni dopo la stagione d’oro, dei mondiali di ciclismo, di off-shore e manifestazioni culturali e di spettacolo che ci stavano proiettando sulla ribalta internazionale, qualcosa si è inceppata, adesso si deve ripartire.
Ci chiediamo da tempo come organizzazione sindacale, che fine hanno fatto i fondi per il Patto per il Sud che riguardano il turismo, la valorizzazione dei beni culturali, dei centri storici, dell’erosione della fascia costiera oltre che della viabilità secondaria, abbiamo sottolineato più volte che ci deve essere sinergia tra enti locali, regione e Stato Centrale, si deve accelerare e si deve individuare subito perchè finora ci sono stati questi ritardi. Infatti la Uil agrigentina ha sempre dimostrato di essere pronta al dialogo. Il turismo è la prima fonte di crescita per i nostri comuni. Fa riflettere ancora come mai con una fascia costiera stupenda, solo le spiagge di Menfi si aggiudicano le bandiera blu, abbiamo altri posti incantevoli ma ancora indietro come servizi.
Ci vuole una programmazione seria e dei progetti che siano credibili per dare impulso al turismo, i servizi oggi fanno la differenza e le occasioni date dai finanziamenti vanno utilizzate e spese in tempi brevi e correttamente.
Agrigento può ancora uscire dall’ isolamento,abbiamo le possibilità di farlo ma dipende da tutti i soggetti in campo:politici, sociali ed economici per dare un cambio di passo.
Ecco perché l’anatema dei vescovi di ieri ad Agrigento dopo il discorso di Papa Wojtila contro la mafia e la sopraffazione è sempre attuale ed è caposaldo per i tantissimi cittadini siciliani onesti e che credono nei valori di giustizia, legalità e crescita sana della società”.