Uil Agrigento: “Il rilancio del Consorzio Universitario è la base per una crescita del territorio”
La Uil di Agrigento interviene, con Gero Acquisto, a margine dell’incontro/dibattito di ieri al Cua sul Convegno “La Provincia di Agrigento tra emigrazione e immigrazione”, che ha visto la presenza di autorevoli rappresentanti del mondo accademico, della politica, del sindacato, dell’economia e della solidarietà.
“Abbiamo partecipato all’incontro su un tema, quello dell’emigrazione e dell’immigrazione, che non solo è molto sentito dalle nostre parti e dalla nostra organizzazione sindacale ma che è servito anche a leggere meglio i dati e i numeri che ci inchiodano agli ultimi posti delle classifiche. La nostra è una provincia che soffre troppo e i numeri sono naturalmente impietosi perchè negli ultimi 10 anni hanno visto l’indice di occupazione abbassarsi del 6.3% e una disoccupazione giovanile che è la prima in Sicilia. Dati e numeri che non sono purtroppo una sorpresa in un territorio fragile che ha dei gap: dal corredo viario, ai servizi e alla manutenzione dei centri abitati che sono ridotti a brandelli. Come del resto il settore servizi e quello delle imprese, dove le più grandi sono sparite e le piccole e medie, soprattutto nel campo manifatturiero e agricolo, hanno problemi di sopravvivenza. Qui la crisi ha segnato e ha lasciato strascichi, ecco perché affrontare la problematica immigrazione ed emigrazione non può non partire dalla crisi di lungo periodo che ha colpito la nostra provincia.
Ci fa piacere che oggi il Presidente del Cua – Prof. Busetta – abbia lanciato la proposta che vede l’Università agrigentina come punto di congiunzione e unione di tutte le forze sane del mondo economico e del lavoro e delle Istituzioni tutte, affinché si crei la giusta sinergia per mettere in campo iniziative di sviluppo che possano concretizzarsi in modelli vincenti.
Da tempo la Uil ha iniziato un percorso di confronto sul territorio, sia con i Sindaci, sia con le imprese, sia con le varie categorie provinciali, per capire meglio quali sono le soluzioni e le medicine dirompenti ad invertire anni e anni di abbandono.
E’ chiaro che il Consorzio è uno degli ultimi avamposti accademici e di formazione che sono in vita in questo territorio già altamente penalizzato, per questo accettiamo la proposta del Prof. Busetta per sederci a un tavolo, in maniera costruttiva e attraverso tutti gli stakeholder, per affrontare e risolvere le problematiche in essere; e soprattutto far ripartire il territorio, perché è l’unico anticorpo per non leggere più dati sconfortanti sui Comuni della Provincia che, dalla crisi del 2008 ad oggi, hanno visto tornare prepotentemente l’emigrazione perché il territorio non offre nulla per rimanere nei paesi di residenza.”