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Ucraini fuggiti dalla guerra: primo bilancio dell’accoglienza a Joppolo Giancaxio

Un primo bilancio dell’accoglienza a Joppolo Giancaxio dei quattro ucraini fuggiti da Kiev per la guerra. Secondo quanto riferito dal Sindaco Giuseppe Portella, Svitlana e i suoi tre figli si sono felicemente ambientati nel paese, anche grazie all’affetto degli abitanti, alle cure del parroco e all’assistenza sociale e logistica garantita dal primo cittadino. La famiglia sta bene e sin da subito sono iniziati alcuni percorsi di integrazione, con l’insegnamento della lingua italiana e un’opera di socializzazione affidata ai volontari. Espletate tutte le procedure formali per la profilassi sanitaria e i controlli di competenza, comunico che da domani i tre bambini inizieranno a frequentare le lezioni scolastiche: due nelle classi elementari, una nella classe media inferiore.
L’impegno assunto dal Sindaco Portella, accettando una previsione possibile del modello di accoglienza proposto, dimostra la giustezza del nostro orientamento volto a fornire immobili privati – non in condivisione, a tutela dei minori e della privacy – sotto il controllo dell’ente pubblico, garante delle condizioni personali degli ospiti e dei loro bisogni. Un modello accolto e recepito con favore anche durante gli incontri istituzionali che si sono svolti, al tavolo della Prefettura, per affrontare il tema dell’emergenza ucraina, trovando il consenso di tutti gli interlocutori proprio per i margini di rigore da assumere contro ogni possibile rischio a carico di soggetti emotivamente fragili e disorientati.

“Colgo l’occasione per ringraziare i Sindaci che dopo il mio appello hanno fatto immediata rete offrendo la loro disponibilità con alloggi che saranno utilizzati secondo questo modello stabilito, anche per la sensibilità dimostrata nel farsi interpreti di un bisogno condiviso con le loro comunità. Ad una verifica attuale – solo secondo disponibilità che mi sono giunte in via diretta – sono circa 80 i posti letto disponibili seguendo il principio della collocazione dei singoli nuclei familiari, nei comuni di Aragona, Bivona, Castrofilippo, Cattolica Eraclea, Grotte, Menfi, Montevago, Palma di Montechiaro, Naro, Racalmuto, Ravanusa, Ribera, Sant’Angelo Muxaro, S.Stefano Quisquina, Santa Elisabetta, San Biagio Platani, Sambuca di Sicilia, Siculiana, Villafranca Sicula. In questo senso sono quotidianamente impegnato e in contatto con fonti ucraine per dare il massimo sostegno a coloro i quali scappano dai confini cercando una sistemazione dignitosa nelle micro comunità locali, garantendo su questi numeri una forma di accoglienza più diffusa e non congestionante”.