Testimonial d’eccezione per l’impresa degli operatori del turismo pelagico è stata la prima cittadina Giusi Nicolini. Ad accoglierla, lo scorso venerdì, l’ambasciatore italiano a Malta Giovanni Umberto De Vito. La cooperazione tra le due isole era già stata avviata con l’Area Marina Protetta Isole Pelagie nell’ambito di progetti europei volti alla difesa del mare. Successivamente, lo scorso anno con la Regione Sicilia, le due isole erano state teatro di una diffusa esercitazione per il Piano di Protezione Civile.
L’ambasciatore De Vito e Regina Catambrone, “amica” di Lampedusa impegnata con la sua barca nel soccorso ai migranti, hanno accolto la sindaca di Lampedusa che a Malta si è complimentata con gli operatori turistici e concittadini per il lavoro svolto e il conseguente rilancio dell’immagine di Lampedusa e Linosa sullo scenario internazionale. “La cooperazione in campo turistico con Malta apre adesso scenari interessanti di sviluppo per le Isole Pelagie – ha dichiarato Giusi Nicolini – e dimostra che un Mediterraneo di pace, ricchezza e sviluppo si costruisce anche con l’azione concreta dei territori e delle isole, col coraggio e l’attivismo degli imprenditori locali, con il dialogo e lo scambio di esperienze tra le comunità residenti”.
Che turismo e accoglienza possono coesistere era emerso già chiaramente dall’accordo di cooperazione stipulato a Barcellona dalla sindaca Nicolini con l’alcaldessa Ada Colau. Evento, che coinvolge anche l’isola greca di Lesbos, con cui la Nicolini ha aperto la strada della cooperazione tra comunità rivierasche del Mediterraneo a sostegno delle rispettive economie e forme di sviluppo unite al mantenimento del dovere di soccorrere ed accogliere i migranti che dal Mediterraneo giungono sulla sponda europea in cerca di aiuto. Il 2 giugno si inaugurerà il primo volo internazionale su Lampedusa intensificando cosi anche i rapporti commerciali tra le comunità del Mediterraneo. Una prova di volontà e capacità degli imprenditori che non intendono subire il clima di pessimismo che aleggia su scala internazionale. “Ci auguriamo – ha aggiunto la Nicolini – che la Regione Sicilia possa aiutare questi processi virtuosi che i territori sono capaci di attivare”