Turismo: anno d’oro per la Sicilia
Bando alla crisi, questo 2015 è stato un anno d’oro per il turismo in Sicilia.
Molte zone della splendida trinacria sono state letteralmente prese d’assalto, si è infatti registrato il tutto esaurito. Se si continua così si potrebbe registrare a fine anno un incremento dei turisti del 10 per cento, che significherebbe far schizzare il volume d’affari del comparto a quota 3,3 miliardi di euro, ben 300 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno. “Il trend è positivo, ma non facciamoci troppe illusioni — avverte il presidente di Federalberghi Nico Torrisi — il gap infrastrutturale danneggia ancora la Sicilia e non possiamo far finta che la crisi del Nord Africa e della Grecia non ci stiano aiutano. Speriamo di rispettare la previsione di incremento pari al 10 per cento di presenze”. E l’assessore al Turismo, Cleo Li Calzi, aggiunge: “Dati incoraggianti, ma la vera scommessa è far tornare i turisti e lasciare un’immagine positiva della Sicilia: stiamo lavorando molto sul fronte comunicazione, sull’apertura notturna dei musei, sul fronte dell’informazione e sui trasporti. Ma c’è ancora molto da fare”.
Le zone più gettonate San Vito Lo Capo, Favignana, le isole Eolie e Ragusa; stesso discorso anche a Taormina, dove l’incremento si stima sempre intorno al 10 per cento. Ma non tutte le località “viaggiano” alla stessa velocità: “Qui a Palermo registriamo un incremento del 3 per cento — dice Nicola Farruggio, di Federlaberghi — non abbiamo il tutto esaurito, anche se contiamo di raggiungere il sold out a settembre, come fatto lo scorso maggio, occupando tutti i 3 mila posti in albergo che offre la città”.
Stesso discorso per Siracusa in cui non si è registrato il tutto esaurito, che invece si sta sfiorando a Cefalù, anche se con un trend di crescita leggermente inferiore, circa il 7 per cento: “Non riusciamo ad arrivare alla piena occupazione anche a causa dell’interruzione sull’autostrada Palermo-Catania — dice Francesco Randone, della Baia del Capitano — la maggior parte del nostri tour operator opera dall’aeroporto di Catania e in questo momento per andare e tornare da Cefalù ci si impiega mezza giornata: troppo tempo per chi ha magari appena una settimana di vacanza”.
Anche sul fronte spiagge il trend è positivo. La Cna balneatori stima per la Sicilia un più 25 per cento per permanenze tra i 7 e i 10 giorni, mentre le permanenze per oltre 10 giorni stanno crescendo del 20 per cento.
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