Tre cardiologi a tempo indeterminato per scongiurare le criticità negli ospedali di Agrigento e Canicattì
Altri dirigenti medici vengono assunti con contratto a tempo indeterminato dall’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento.
Si tratta di tre cardiologi che, in atto, prestano servizio a tempo determinato presso gli ospedali di Agrigento e Canicattì. Il provvedimento urgente con cui l’Asp ne ha disposto l’assunzione, oltre a consentire la stabilizzazione per i professionisti garantendone l’uscita dal precariato, sortisce l’effetto di evitare gravi criticità presso i reparti ospedalieri dove i medici stanno attualmente prestando servizio.
I tre cardiologi, infatti, avrebbero dovuto lasciare già dal primo novembre gli ospedali agrigentini per prendere servizio presso l’Asp di Siracusa dove sono stati convocati per essere assunti in conseguenza dello scorrimento di una graduatoria a tempo indeterminato.
In realtà la direzione strategica presieduta dal commissario Gervasio Venuti, dopo aver acquisito la disponibilità dei professionisti a continuare a esercitare il proprio mandato presso l’Asp di Agrigento, ha avviato, come previsto dall’Assessorato Regionale della Salute in una recente circolare, un virtuoso esempio di dialogo interistituzionale con l’Azienda di Siracusa, finalizzato all’utilizzo condiviso della graduatoria. Ciò ha consentito ai tre cardiologi di esercitare il loro diritto di scelta, nel rispetto degli interessi degli altri medici presenti nella graduatoria e soprattutto dei pazienti che continueranno ad essere assistiti dai tre apprezzati professionisti.
La direzione strategica dell’ASP di Agrigento ritiene che nei prossimi giorni si possano sottoscrivere analoghi accordi con altre aziende del SSR, che consentiranno sia di assumere a tempo indeterminato dirigenti medici e personale sanitario già in servizio presso i vari presidi dell’Azienda, sia di coprire altri posti confermati nella pianta organica approvata di recente, con nuovi professionisti necessari ad assicurare ulteriore qualità e stabilità dei servizi sanitari della provincia e a migliorare le liste d’attesa.