Interviene così Claudia Casa (in foto), dirigente di Legambiente, l’associazione che gestisce la riserva delle Maccalube di Aragona, nel corso dell’udienza scaturita dalla tragedia avvenuta il 27 settembre del 2014 che portò alla morte dei piccoli fratellini Mulone, Carmelo e Laura.
Casa ha ricostruito come veniva amministrato il sito e la decisione che portò poi alla riapertura. Sul piano relativo al sistema di monitoraggio dei rischi, Casa ha ribadito che era stato chiesto più volte alla Regione “ma ci è stato detto che non vi erano i soldi“.
Ad essere indagati sono Domenico Fontana, Daniele Gucciardo e Francesco Gendusa. Si torna in aula il prossimo 15 maggio.