Tragedia a Ravanusa, commozione ai funerali delle vittime
Giorno del silenzio, della riflessione e dell’ultimo saluto. A Ravanusa si sono celebrati in piazza Primo Maggio i funerali delle 9 vittime (10 con il piccolo Samuele) della tragedia avvenuta sabato scorso dopo l’esplosione causata da una probabile fuga di gas che ha devastato un intero quartiere in via Trilussa.
Momenti di grande commozione alla presenza dei parenti delle vittime, delle Istituzioni militari, civili e religiose, nonché di gente comune che non è voluta mancare per dare l’ultimo saluto alle vittime. Presente per il Governo il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio e il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Tra le corone di fiori, quelle del Presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio e dei ministri.
I funerali sono stati celebrati dall’arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano. Straziante il pianto dei parenti delle vittime all’inizio della celebrazione funebre. Un silenzio assordante interrotto dai pianti di chi ancora oggi non crede ad una tragedia che ha strappato la vita in una normale sera di un fine settimana inaspettato.
Ad accogliere i feretri, ai piedi dell’ ingresso della chiesa Madre, tutte le forze dell’ordine in alta uniforme.
“Dalle otto e mezza di sabato scorso – afferma mons. Damiano all’inizio della sua omelia- si è fatto buio come accadde nel venerdì santo. Si è fatto buio nella vita delle vittime, nella vita del piccolo Samuele che anche se doveva nascere era già uno di noi. Si è fatto buio a Ravanusa, una comunità che ha un sottosuolo che si è rivelato compromesso e con strutture che si sono rivelate precarie. Come voi non ho una risposta a questa domanda ma voglio cercarla nella fede. È per le dieci vittime che vogliamo ricordare le ambiguità e la precarietà della vita terrena”.
Intervenuto anche il Sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo: “Sabato sera un boato ha squarciato la nostra comunità, ma devo dire che immediatamente si è attivata la macchina dei soccorsi. Grazie ai soccorritori che non si sono mai fermati. Avremmo voluto fare di più ma non ci siamo riusciti. Non mi sono mai sentito solo e per questo ringrazio il Prefetto di Agrigento. Così come voglio ringraziare l’Arma dei Carabinieri e i Vigili del Fuoco. Chiedo tempi rapidi e nessun tentennamento. Bisogna garantire un tetto agli sfollati. Intitoleremo una via ai nostri cari perduti. Siamo certi che anche lo Stato e la Regione non ci abbandoneranno e non dimenticheranno e nel dramme e nel lutto continueranno a farci sentire orgogliosi di essere italiani. Che Dio abbia in gloria le vittime”.
Al termine dei funerali, i feretri hanno lasciato piazza Primo Maggio per raggiungere la loro ultima dimora. Ultimo saluto in piazza Primo maggio per Giuseppe Carmina, Calogero Carmina, Pietro Carmina, Carmela Scibetta, Calogera Gioacchina Minacori, Selene Pagliarello (con in grembo piccolo Samuele ndr), Giuseppe Carmina, Angelo Carmina ed Enza Zagarrio.
foto facebook (Carmelo D’Angelo)