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Tornano a protestare i Netturbini di Agrigento

Si terrà martedì mattina, con inizio alle 11, il sit-in di protesta degli operatori ecologici di Agrigento il cui futuro occupazionale, sembra essere messo a rischio dalla cosiddetta “diminuzione del quinto

d’obbligo” nell’appalto del servizio di igiene ambientale, diminuzione che, potrebbe sommarsi ai licenziamenti effettuati l’anno scorso e, ai lavoratori che la GE.S.A. dovrebbe licenziare se il TAR dovesse dare ragione al comune di Agrigento sulla rinuncia ai servizi che attualmente sono garantiti dalla stessa Società; non dimentichiamo che comporterebbe un taglio di qualcosa come 45 o addirittura 50 posti di lavoro.

La protesta era prevista per la settimana scorsa. Il rinvio è stato deciso dalle organizzazioni sindacali di categoria che hanno accolto l’invito della Questura di Agrigento che ha chiesto di evitare, che sovrapponessero due iniziative nello stesso luogo e alla stessa ora e cioè la manifestazione degli operatori ecologici e la “Giornata contro la violenza alle donne”.

Martedì saremo davanti al municipio – spiega il segretario generale della Cgil Funzione pubblica Alfonso Buscemi – e anche perché, ad oggi, nessuno dell’amministrazione comunale, al contrario di quanto annunciato, ci ha convocato. Vogliamo essere fiduciosi e augurarci che l’amministrazione comunale ci ripensi ascoltando la nostra proposta, che solo ad Agrigento non trova riscontro, puntare sulla raccolta differenziata. Siamo consapevoli che la Tariffa sui rifiuti va abbassata ma garantendo un servizio degno di questa città nel rispetto dell’ambiente mettendo fine alla politica delle discariche. Ormai, anche in provincia di Agrigento abbiamo esempi di come si può realizzare numeri importanti in poco tempo con un risparmio economico enorme. Certamente, necessita la collaborazione dei cittadini, ma, se gli amministratori, per primi, non credono alla riuscita di un progetto non si può chiedere che lo facciano gli altri . Vogliamo un sereno confronto per una delle vertenze più delicate che riguarda decine e decine di posti di lavoro“.

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