Terremoto politico a Porto Empedocle. Intervista all’(ex) presidente Luigi Troja
Doveva essere una conferenza stampa per illustrare gli esiti dell’operazione verità sui conti del Comune di Porto Empedocle, ed invece le dimissioni (quasi) inaspettate del presidente del Consiglio Comunale, l’avvocato Luigi Troja (in foto), hanno portato ad un vero e proprio “terremoto politico” nel comune marinaro che ne ha causato le dimissioni in “massa” dei membri del civico consesso.
Abbiamo voluto ascoltare direttamente dall’oramai ex presidente del consiglio alcune considerazioni, in una intervista rilasciata alla nostra redazione.
Presidente, la notizia in merito alle dimissioni in massa dei consiglieri comunali ha nei fatto creato un terremoto politico al Comune di Porto Empedocle. Ci può spiegare quali sono state le cause?
“Dopo aver lanciato ‘l’operazione verità’ sui conti del Comune ho constatato una crisi finanziaria disastrosa. Ho convocato una conferenza stampa che ha portato alle mie dimissioni da Presidente del civico consesso e da Consigliere Comunale. Una scelta dettata dal forte senso di responsabilità e per l’amore che ho per la mia città”.
Avvocato, apprese le sue dimissioni anche altri suoi colleghi hanno deciso di seguirla. Lei nei fatti ha fatto da apripista.
“Nessuno poteva immaginare la mia decisione. Dopo pochi minuti anche il vicepresidente ha condiviso la mia analisi politica e ha rassegnato le dimissioni. Da lì è stato solo un effetto domino che ha portato a far decadere l’intero Consiglio Comunale, con le dimissioni di 14 consiglieri su 20”.
Cosa sarà ora del Comune di Porto Empedocle?
“Saranno tempi duri per una crisi finanziaria che porterà il Commissario Straordinario a delle scelte sicuramente impopolari. Penso ad esempio agli stipendi dei dipendenti comunali che oggi non trovano copertura finanziaria; penso ai miei concittadini che si vedranno aumentare i tributi comunali; penso a tantissimi altri problemi connessi ad una ‘crisi’ che nessuno poteva immaginare”.
Quali le cause di questa crisi?
“Dall’operazione verità è venuto fuori un contesto in cui al Comune da un anno e mezzo non si pagavano le bollette Enel: circa 2 milioni di euro di arretrati. Per non parlare dei costi per il deposito in discarica dei rifiuti. Ho scoperto che l’anno scorso non si è pagata appositamente e quest’anno si dovrà pagare il doppio. Si è scoperto che la crisi di liquidità non è assolutamente momentanea, ma frutto di un’eredità che ha origini nella passata amministrazione comunale”.
Già lo scorso mese di gennaio aveva lanciato l’allarme sui conti del Comune. Ricordo che fu aspramente attaccato da una parte del Consiglio che lo definì “killer politico e sabotatore”. Il tempo le ha dato ragione.
“I conti del Comune non erano affatto in ordine come qualcuno millantava. Oggi chi ha amministrato la città di Porto Empedocle ha la piena responsabilità di una situazione al collasso. Si è pensato più all’apparenza che alla sostanza, ed oggi si pagano le conseguenze di scelte che hanno reso Porto Empedocle un Comune quasi al dissesto“.
Oggi Firetto è sindaco di Agrigento. Pensa che la sua ascesa politica sia stata dettata dalla consapevolezza di una situazione tragica al comune marinaro che nei fatti ne ha determinato la volontà politica di candidarsi nel comune capoluogo?
“Preferisco non entrare nel merito, penso solo alle questioni attinenti il mio comune…”
Continuerà con il suo impegno politico?
“Il mio impegno non è mai mancato e mai mancherà. Ho a cuore il bene della mia città e per questo cercherò, laddove possibile, di coadiuvare dall’esterno il Commissario Straordinario e il neo Segretario Comunale che nulla hanno a che vedere con questa situazione“.
Sarà candidato a sindaco di Porto Empedocle?
“Al momento non è nei miei pensieri. Come dicevo, il mio impegno per la città non mancherà mai, ma non sarò certo io a farmi avanti. Desidero solo dare a Porto Empedocle un’amministrazione degna di questo nome”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA