In un teatro “sold out” l’artista siciliano è riuscito a scaldare e conquistare gli spettatori regalando una grande prova di “Teatro–Canzone”.
L’attore è esilarante: un interprete straordinario che balla, canta e suona. Incudine ci riporta al Modugno giovane e trasmette un’energia che ferma il tempo dei ricordi a quando “Mimì” correva al galoppo su un cavallo bianco cantando “L’avventura” nella miniserie televisiva del 1965 “Scaramouche”. L’artista, poi, si sofferma a dialogare col pubblico in sala che, compiaciuto, ride ed applaude a scena aperta.
Lo spettacolo è ben strutturato ed ha una partitura originale, seducente e piacevole da seguire.
Gli autori, con intelligenza, non banalizzano il testo e, soprattutto, non provano (e non vogliono) “confezionare” una parodia su Modugno. Anzi, l’autenticità della sceneggiatura consiste proprio in questo: scavare nei testi delle canzoni di Modugno, rielaborarli e, attraverso i monologhi, restituirli al pubblico per una nuova rilettura.
“Mimì da Sud a Sud sulle note.” ripercorre i primi anni di carriera di Domenico Modugno attraverso le sue canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana: si ascoltano brani come “U pisci spada”, “La donna riccia” ,“ Cavaddu ciecu de la miniera”, “La sveglietta”, “Attimu d’amauri” “La cicoria” e tanti altri cavalli di battaglia di “Mimmo”. I tempi vengono, poi, legati da una drammaturgia scritta da Sabrina Petyx e ritmati dalle note della virtuosa e scenografica orchestra formata da Antonio Vasta, pianoforte, fisarmonica e organetto, Antonio Putzu, fiati, Manfredi Tumminello, chitarre e bouzouki, Pino Ricosta, contrabbasso ed Emanuele Rinella, batteria.
“È stato appassionante – ha detto Incudine alla fine dello spettacolo – battezzare lo spettacolo nel posto in cui Domenico Modugno si radicò come siciliano e dove è stato, anche, consigliere comunale. Lui era di Polignano a Mare, ma Agrigento ha rappresentato il paradigma della sua identità siciliana”.
Incudine è “Una forza della natura” ha affermato, infine, sul palco il regista Moni Ovadia e rivolgendosi al pubblico ha aggiunto: “Siate fieri di vivere in questa terra magica e misteriosa dove l’umanità troverà il suo riscatto”.
Possiamo sicuramente affermare che “Mimì” è stato uno degli spettacoli più belli di questa prima parte del cartellone del “Pirandello”. Una stagione che, spettacolo dopo spettacolo, stupisce, emoziona e riserva, sempre, piacevoli sorprese, in attesa del ritorno di “Vestire gli ignudi” di Luigi Pirandello, in scena venerdì 22 dicembre prossimo.
Luigi Mula