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Regioni ed Enti Locali

Tangenti per il rigassificatore di Porto Empedocle: le reazioni

rigassificatoreDopo la notizia, riportata in anteprima dal settimanale Grandangolo, sulle presunte tangenti elargite a personaggi noti dello scenario politico locale sulla vicenda rigassificatore di Porto Empedocle, si registrano le prime reazioni del mondo politico locale. 

A preannunciare querela per calunnia, e reati connessi, nei confronti dell’ex sindaco di Porto Empedocle, Paolo Ferrara, è il primo cittadino di Agrigento Lillo Firetto, che ha già dato mandato al proprio legale, l’avvocato Angelo Farruggia, di intraprendere ogni iniziativa a tutela dell’immagine.

Prima di Firetto è stato il noto esponente empedoclino Antonio Sinesio, ad intervenire in una nota sulla vicenda:

Apprendo in queste ore dalla stampa la notizia relativa alle dichiarazioni rese dall’ex sindaco di Porto Empedocle, Paolo Ferrara, circa una presunta tangente da un milione di euro che Enel avrebbe pagato per la realizzazione del rigassificatore a Porto Empedocle ad alcuni esponenti politici, tra cui il sottoscritto, quale finanziamento illecito della campagna elettorale per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana.
In merito a tali surreali e menzognere dichiarazioni, mi preme sottolineare di non essere mai stato candidato alle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana ma soprattutto che sono stato e continuo ad essere tra i pochi oppositori della realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle, con diverse e molteplici prese di posizione pubbliche di netta contrarietà“.
Non ho mai avuto alcun contatto con i vertici di Enel, – sottolinea Sinesio – né con altre società che, direttamente o anche indirettamente, siano coinvolte materialmente nell’avvio della realizzazione dell’impianto di rigassificazione né conosco i soggetti destinatari della richiesta di misure cautelari che vengono citati nell’articolo di stampa, con le quali non ho mai avuto direttamente o indirettamente alcun contatto.
Sottolineo, inoltre, che non ho mai avuto alcun ruolo, diretto o indiretto, nell’Amministrazione attiva della Città di Porto Empedocle negli ultimi vent’anni“.
La mia assoluta e totale estraneità ai fatti mi rende sereno, sebbene la notizia diffusa mi lascia sconcertato in quanto le dichiarazioni rese dall’ex sindaco di Porto Empedocle nei miei confronti denotano un preciso disegno di delegittimazione della mia persona ed un pesante inquinamento dell’imminente campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e per la elezione del nuovo sindaco, ragion per cui invito il Ministro dell’ Interno e il Prefetto di Agrigento di valutare la opportunità di sospendere e rinviare le predette consultazioni elettorali.
In ordine al danno di immagine che dette menzognere dichiarazioni, diffuse da più organi di stampa, potranno arrecarmi, preannuncio sin da adesso che ho dato mandato ai miei legali di proporre querela nei confronti di chi ha reso dette dichiarazioni, palesemente false e calunniose, affinchè ne risponda innanzi all’Autorità Giudiziaria penale e civile“.
Chiederò, inoltre, un incontro urgente con i magistrati titolari dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e con i Presidenti della Commissione Parlamentare Antimafia Nazionale e Regionale, On. Rosy Bindi ed On. Nello Musumeci, affinchè venga accertata e dimostrata la mia totale ed assoluta estraneità ai fatti“.