Se oggi vi è grande attesa per la riunione dell’amministrazione comunale con i vertici dell’Anas per discutere sul futuro e sulle ipotesi del Viadotto Morandi, la giornata di ieri non è stata certo foriera di buoni propositi.
Futuro del viadotto Morandi di Agrigento. Domani l’atteso incontro fra l’amministrazione comunale di Agrigento guidata dal Sindaco Lillo Firetto ed i vertici dell’Anas.
Le drammatiche immagini provenienti da Genova hanno, senza dubbio, scosso le coscienze e alimentato le fantasie, ma, preme evidenziarlo subito, tecnicamente, il viadotto crollato e quello agrigentino hanno in comune unicamente il genio dell’ing. Riccardo Morandi.
In previsione dell’incontro tra Anas e seconda commissione consiliare, già programmato per giovedì 6 settembre, per trattare sul futuro del viadotto “Akragas”, il presidente della seconda commissione consiliare “lavori pubblici” William Giacalone invita i presidenti di tutte le commissioni consiliari a prendere parte all’appuntamento tecnico.
I consiglieri comunali facenti parte della seconda commissione consiliare “lavori pubblici e urbanistica” Giacalone, Licata, Gibilaro e Monella sono intervenuti sulla questione della chiusura al transito veicolare del secondo tratto del viadotto “Akragas”.
“Si sta allargando il fronte di chi chiede l’abbattimento del ponte Morandi di Agrigento, chiuso da più di 16 mesi dall’ANAS, a seguito delle proteste generate dalla divulgazione di un video shock, prodotto dall’associazione Mareamico”.
“La spesa prevista per la sua ristrutturazione si aggirerebbe sui 30 milioni di euro. Anche sulla base di tale constatazione ma soprattutto sulla evidente invasività dell’opera che deturpa il paesaggio della Valle sia visivamente sia direttamente incidendo con i suoi piloni su aree archeologiche ricche di testimonianze della città antica, si pone il quesito se
“I tragici eventi di Genova ci hanno indotto in primo luogo a rivolgere un pensiero alle famiglie di tutti coloro che hanno perso la vita nel crollo del ponte, ma inevitabilmente ci spingono anche a riflessioni di altra natura che riguardano la sicurezza delle strade che ciascuno di noi giornalmente percorre”.