Svolta nelle indagini del giovane ventiduenne marocchino Abdel Majid Touil. Secondo i pm incaricati dell’inchiesta infatti il 18 marzo, data in cui ci fu la tragica strage al Museo del Bardo a Tunisi, Abdel Majid sarebbe stato in Italia e non a Tunisi come inizialmente pensato.
“Adesso abbiamo avuto la conferma di quanto la Lega Nord va denunciando da tempo, ovvero che i terroristi islamici stanno arrivando nel nostro Paese infiltrandosi sui barconi insieme agli immigrati”.
Prime indiscrezioni dell’inchiesta relativa al ventiduenne marocchino Abdelmajid Touil, che sarebbe uno degli attentatori della strage del Museo del Bardo a Tunisi. Sembrerebbe infatti che il 18 marzo scorso il giovane marocchino sarebbe stato a Tunisi e avrebbe incontrato Yassine Laabidi e Jabeur Khachnaoui, ovvero due dei terroristi poi uccisi dalle forze speciali.
La questione Abdel Majid Touil, il marocchino arrestato per la strage a Tunisi, mette sempre più in evidenza le falle dei controlli che vengono effettuati, nonostante i ciclici allarmi sul rischio attentati. Il procuratore capo di Agrigento, Roberto Di Natale ammette il gran caos attorno ai meccanismi complessi dell’accoglienza di migliaia di migranti.
Era sbarcato sulle coste siciliane lo scorso mese di febbraio ed era stato identificato a Porto Empedocle, Abdel Majid Touil, il marocchino di 22 anni arrestato nel Milanese perché ritenuto uno dei responsabili della strage al Museo del Bardo a Tunisi, in cui morirono 24 persone tra cui quattro italiani.