Via libera dall’aula dell’Ars, dove è in corso l’esame del ddl di Stabilità, all’emendamento che prevede lo stanziamento di 1.200.000 euro per far fronte ai danni provocati dalla tromba d’aria del 30 settembre 2022 nella Valle del Belìce.
“E’ stato approvato nella notte, in commissione Bilancio all’Ars, un mio emendamento che prevede lo stanziamento di un milione e mezzo di euro per fronteggiare i danni derivanti dalla tromba d’aria del 30 settembre 2022 nella Valle del Belìce.
Una tromba d’aria violentissima è transitata nell’agrigentino. Mai allerta meteo fu più azzeccata vista la furia del ciclone che ha investito Licata.
Una violenta tromba d’aria ha seminato il panico a Palma di Montechiaro. Gli abitanti del paese dell’entroterra agrigentino, al riparo all’interno delle proprie abitazioni, hanno visto in diretta il cataclisma che ha, con le sue violente correnti, sradicato alberi secolari, scoperchiato tetti, tranciato fili dell’alta tensione. Diversi i danni in città, ma anche in
Un “Tam Tam” che si rincorreva tra social network e chat varie, che recitava così: “Tra mezzanotte e l’una si prevede tromba d’aria, comunicato dalla protezione civile. Passa la notizia ad altri.”
Si sono dati appuntamento a Licata gli agricoltori e produttori agricoli dell’agrigentino e del nisseno, che insieme agli amministratori, intendono lanciare il loro grido d’allarme pacifico alla Regione, allo Stato ed all’Europa.
Stanziati 4 milioni di euro per risarcire gli agricoltori licatesi, e palmesi che lo scorso ottobre, videro devastate le loro coltivazioni da una violenta tromba d’aria.
Avranno tempo fino ai primi di marzo gli imprenditori agricoli che hanno subito gravi danni a causa della tromba d’aria che ha investito i campi di Licata lo scorso ottobre.
Il Ministero delle Risorse Agricole non si è dimenticato degli agricoltori di Licata e Palma di Montechiaro, che lo scorso ottobre hanno assistito inermi alla distruzione delle loro coltivazioni da parte delle trombe d’aria che si sono susseguite in poco tempo.
L’agricoltura, pilastro portante dell’economia di Licata, è in ginocchio dopo la tromba d’aria che ha colpito campi e serre lo scorso 10 ottobre.