Il Tribunale di Agrigento ha assolto un imprenditore di Favara di 64 anni dall’accusa di non avere corrisposto le ritenute previdenziali, dei propri dipendenti tra il 2011 e il 2012.
Condannato a 5 mesi di reclusione, pena sospesa, poichè ritenuto colpevole di aver scambiato una massa tumorale per una escrescenza.
Assolto per non aver commesso il fatto.
Per un “mero errore nella composizione del fascicolo da parte della cancelleria del gip” non erano stati inseriti i testimoni, presenze cruciali nel processo riguardante la strage di Maccalube, per cui era stato disposto il giudizio immediato.
Nella sentenza del Tribunale di Agrigento, emessa il 6 giugno 2016, è stata rigettata la richiesta di pagamento nei confronti del Comune di 287.535,63 euro nella causa civile promossa dall’architetto Gioacchino Giancone per incarichi di progettazione, con condanna alle spese legali.
La I sezione Penale del Tribunale di Agrigento in composizione collegiale presieduta dal dott. G. Melisenda Giambertoni, Giudici a latere dott.ssa A. Genna e K. La Barbera, accogliendo le istanze del difensore, avvocato Eduardo Cirino, ha assolto un presunto scafista
Ieri il Tribunale monocratico di Agrigento, nella persona della Dott.ssa Ferraro ha condannato alla pena di anni due di reclusione, S. T. (queste le sue iniziali) 54 anni, imprenditore di origini agrigentine, riconoscendolo responsabile del reato di truffa.
C’è fermento, come da mesi ormai, intorno alla vicenda demolizioni degli immobili abusivi a Licata.
Chiesta la condanna a 8 anni di reclusione per un 50enne di Porto Empedocle reo, secondo l’accusa, di aver abusato della piccola nipote della propria compagna.
Il G.U.P. del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha definitivamente rinviato a giudizio i due medici che ebbero in cura il giovane Vincenzo Rigoli, deceduto per shock emorragica nella sala operatoria dell’Ospedale S. Giovanni di Dio di Agrigento la notte tra il 16 e il 17 dicembre 2012.