Sarà il Tempio della Concordia di Agrigento ad ospitare lo spettacolo finale del 75° Mandorlo in Fiore.
Dal 15 di luglio al 15 settembre 2019 sarà possibile visitare il tempio della Concordia ed ammirarlo da una prospettiva insolita. Grazie alle strutture e alle installazioni montate per la sfilata di Dolce&Gabbana, che rimarranno a disposizione del Parco, i visitatori potranno ammirare il Tempio della Concordia dall’interno.
Manca pochissimo al grande evento che vedrà come protagonista, insieme all’alta moda, la Valle dei Templi di Agrigento.
Sitar, danza e meditazione. Si terrà domenica 3 marzo alle 11 un concerto di musica classica indiana al tempio della Concordia, nell’ambito della 74ma edizione del Mandorlo in fiore.
Vescovi siciliani ai piedi del Tempio della Concordia, ad Agrigento per ricordare l’anniversario della visita di San Giovanni Paolo II dove lanciò un monito rimasto impresso nel cuore: “Lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta, un giorno, verrà il giudizio di Dio”.
Il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi informa che in occasione dell’accensione del Tripode dell’Amicizia, prevista per martedì 6 marzo, e dello spettacolo conclusivo del 73° Mandorlo in Fiore, previsto per domenica 11 marzo, sarà possibile accedere gratuitamente rispettivamente:
Un plastico che riproduce il Tempio della Concordia, è stato collocato sopra un carro ferroviario d’epoca nell’atrio al piano terra della Stazione Centrale di Agrigento, in piazza Marconi.
La luce dell’alba “bacia” il Tempio della Concordia di Agrigento con l’Iliade, uno spettacolo che ha saputo regalare emozioni indimenticabili alle oltre 400 presenze che hanno inaugurato il nuovo giorno.
Tutti in scena con una coreografia da mozzafiato. I gruppi folkloristici si stanno esibendo in questi minuti davanti il Tempio della Concordia per l’atto finale di questa 72^ edizione del Mandorlo in Fiore.
Il discorso del presidente del Consiglio, Matteo Renzi (in foto), prima della firma del “Patto per la Sicilia” che riguarda il finanziamento di 5,7 miliardi di euro per i comuni siciliani.