Lo scorso fine settimana personale del Commissariato di Sciacca, unitamente a personate del Centro Anticrimine Natura Carabinieri di Agrigento, della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Porto Empedocle, ha effettuato dei controlli amministrativi a due stabilimenti balneari siti nella nota località di
Le imprese balneari non ci stanno. Pronte a difendere le proprie ragioni contro la recente pronuncia del Consiglio di Stato che, di fatto, ha disconosciuto l’estensione della durata delle concessioni balneari per gli stabilimenti fissando un orizzonte temporale strettissimo per la continuità aziendale di migliaia di attività nel territorio nazionale.
Allestimento e gestione degli stabilimenti balneari in emergenza coronavirus e post lockdown.
I titolari e i gestori degli stabilimenti balneari della provincia agrigentina prendono atto dell’iniziativa del governo regionale e dell’Assessore Cordaro, che prevede l’esonero del pagamento del canone di concessione demaniale marittima per l’anno 2020.
Venerdì, 13 dicembre, ad Agrigento, al Dioscuri Bay Palace Hotel di San Leone, la CNA, assieme alla Commissione Ambiente dell’Ars, ha promosso un Focus che riguarda le questioni legate agli operatori degli stabilimenti balneari.
Si è tenuta a Palermo una seduta della IV Commissione dell’Ars con all’ordine del giorno il punto riguardante la estensione al 2033 delle concessioni demaniali marittime.
“No alla cancellazione di decine e decine di stabilimenti nell’Isola”. CNA Balneatori Sicilia alza il muro contro la volontà espressa da alcuni Commissari ad Acta di voler prevedere una pianificazione secondo una rigida interpretazione delle linee guida regionali relative all’adozione degli strumenti di pianificazione.
Come si ricorderà la Soprintendenza dei Beni culturali ed ambientali di Agrigento aveva emesso delle ordinanze di remissione in pristino dei luoghi in relazione ad alcuni stabilimenti balneari siti in località Bovo Marina del Comune di Montallegro, ritenendo che le strutture fossero sprovviste dell’autorizzazione paesaggistica.
Erano stati trascinati in tribunale, i titolari di due stabilimenti balneari nella zona di Bovo Marina a Montallegro.
Dopo tre anni dalle denunce, sono arrivate le condanne per dieci stabilimenti balneari di Lampedusa accusati di invasione di area demaniale.