I Carabinieri della Compagnia di Licata, nell’ambito di mirati controlli finalizzati al contrasto del gioco illegale, hanno proceduto al sequestro amministrativo di sette apparecchi telematici da divertimento e intrattenimento non collegati alla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Un bar di via XXV Aprile ad Agrigento è stato oggetto di un furto messo ad opera di ignoti malviventi che avrebbero agito nel cuore della notte. I ladri, dopo essersi intrufolati all’interno, sarebbero riusciti a portare via una gettoniera e il contenuto in denaro di tre slot machine.
Sanzione da 90 mila euro per il titolare di un bar di Licata accusato di non avere collegato le slot-machine presenti al sistema dell’Agenzia delle Entrate.
Alle prime luci dell’alba, dopo una fulminea indagine, i Carabinieri della Compagnia di Canicattì e della Stazione di Racalmuto hanno stretto le manette ai polsi di Puma Salvatore, 42 enne, ritenuto responsabile di “Rapina aggravata”, in esecuzione di un’Ordinanza emessa dal G.I.P del Tribunale di Agrigento.
Vincevano ripetutamente alle slot machine grazie ad un marchingegno. Una sorta di “yo yo” che avrebbe fruttato vincite a vantaggio di circa 1500 euro in due giorni in un esercizio commerciale del popoloso quartiere di Fontanelle, ad Agrigento.
Sfondata la saracinesca di un bar all’ingresso di Canicattì, dove alcuni malviventi sono riusciti a mettere a segno un “colpo”.