Pare sbloccarsi la situazione sul caso della nave della Ong tedesca “Sea Watch 3”. D’iniziativa, la Guardia di Finanza starebbe infatti procedendo al sequestro.
Coerentemente con quanto già fatto per la Nave Diciotti e per la stessa Sea Watch, Legambiente Sicilia presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento, chiedendole di verificare, analizzare e valutare le dichiarazioni del comandante della nave e della portavoce circa i pericoli che corrono le persone a bordo.
Si trova in acque italiane la nave della Ong tedesca “Sea Watch 3” con a bordo ancora 47 migranti. Nelle scorse ora era stato autorizzato lo sbarco di 18 migranti fra bambini, genitori di quest’ultimi e soggetti in precarie condizioni di salute.
Autorizzato lo sbarco dalla nave Sea Watch 3 di sette bambini con i relativi genitori presenti a bordo, nonchè di una donna con gravi problemi di salute.
È attesa in questa mattinata di giovedì, presso il porto di Catania, la nave Sea Watch. Dopo un lungo tira e molla tra governo italiano, l’Ong proprietaria della nave battente bandiera olandese, ed altri paesi potenzialmente interessati dalla questione, alla fine l’imbarcazione approderà presso la struttura portuale del capoluogo etneo.
“Stiamo assistendo a una sceneggiata, gente che continua a discutere su chi deve decidere e nel frattempo degli uomini sono in mare. E’ possibile che le parole debbano diventare un peso per queste persone tanto da farle affogare? Bisognerà che qualcuno riprenda in mano la situazione e trovi una soluzione”.
L’ufficio di Pastorale Sociale e del lavoro della Arcidiocesi di Agrigento fa propria la riflessione e l’appello lanciato dal parroco e dalla Comunità Ecclesiale di Lampedusa sulla vicenda dei 49 migranti in attesa di sbarcare da oltre quindici giorni in un porto Europeo.