“Ignoti codardi e incivili non potranno macchiare l’immagine di onesti servitori dello Stato. Auspichiamo che presto l’autore di questo gesto sia individuato e punito, costringendolo innanzitutto a ripristinare il decoro di quel muro”.
Una scritta minacciosa sull’auto di una giovane insegnata. E’ l’amara scoperta fatta dalla stessa proprietaria che si è rivolta ai militari dell’Arma dei Carabinieri della locale Stazione per denunciare l’accaduto.
Due scritte alla periferia del paese, entrambe nella zona vicina contrada Crocca ossia al confine tra Favara ed il quartiere agrigentino del Villaggio Mosè: sono questi gli ultimi dettagli che arricchiscono il già frastagliato puzzle della scomparsa di Gessica Lattuca.