L’ex governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro, si è laureato in Giurisprudenza all’Università “Sapienza” di Roma con una tesi dal titolo “Contrasto al sovraffollamento carcerario tra Costituzione e Convenzione europea”, relatore il professore Giorgio Spangher.
L’ex governatore della Regione Sicilia, Totò Cuffaro (in foto), si prepara al rientro in Sicilia dopo la breve esperienza in Burundi che lo sta vedendo protagonista come medico volontario all’Ospedale Cimbaye Sicilia, finanziato con i soldi del Fondo della Solidarietà.
L’appello di Suor Angelina dell’orfanotrofio di Bubanza è stato il nuovo messaggio postato su Instagram dall’ex governatore della Regione Siciliana, Totò Cuffaro (in foto), che continua la sua missione in Burundi.
L’ex governatore della Regione Sicilia, Totò Cuffaro (in foto), continua nella sua attività social che testimonia il suo impegno in “prima linea” come medico volontario in Burundi.
“In merito ai curiosi e recenti fatti che hanno visto un Ardizzone negare la concessione della sala Mattarella dell’ARS per un convegno dedicato al tema dei carcerati e delle loro condizioni carcerarie ad un Totò Cuffaro, uomo libero, che ha già scontato la sua pena, mi sovviene
Questo il testo della lettera che l’ex governatore siciliano, Totò Cuffaro (in foto), ha voluto rendere noto dopo la scarcerazione. Ecco il testo integrale di una lettera da leggere e da fare propria:
Esce dal carcere di Rebibbia l’ex governatore siciliano Totò Cuffaro (in foto). Dopo ben 4 anni e 11 mesi di reclusione, l’ex senatore è libero dopo aver scontato la sua pena per favoreggiamento alla mafia.
L’ex governatore della Regione Siciliana Salvatore (Totò) Cuffaro (in foto) torna libero dopo aver scontato la condanna a sette anni per favoreggiamento alla mafia.
“Mio malgrado, avendo letto su un quotidiano regionale un’intervista al Presidente della regione Siciliana Rosario Crocetta dal titolo ‘Il Pd non imbarchi impresentabili erano sgraditi perfino a Cuffaro’, dove è stato citato più volte il nome di mio fratello Salvatore Cuffaro, sono costretto a fare delle dovute precisazioni“.
Indennità bloccata per ex deputati e senatori con condanne superiori a 2 anni per reati gravi. È questo in sintesi il contenuto della nuova delibera proposta ieri dai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, approvata giovedì dall’ufficio di presidenza dei due rami del Parlamento.