Il componente della RSU dell’Asp di Agrigento, Giuseppe Milano (in foto), interviene rivolgendosi ai sindacalisti agrigentini ponendo loro alcune domande sulla situazione relativa ai lavoratori agrigentini dell’Asp.
“L’elezione della nuova RSU rappresenta per i lavoratori l’opportunità di attuare un reale ricambio generazionale e mettere alla porta qualche esponente sindacale che, troppo impegnato in una conduzione personalistica del Sindacato e mirante quasi esclusivamente alla sottoscrizione di più tessere possibili (a tal proposito, clamorosa è la guerra dei
“Mi preme tornare sulla vicenda degli ex contratti assunti a tempo indeterminato a 24 ore settimanali, corteggiati da qualche sindacalista fin quando erano precari (tessere?) e che, da quando sono di ruolo, sembrano essere stati dimenticati.
“Il mio lavoro incessante a tutela dei diritti dei dipendenti di ruolo pare inizi a sortire qualche effetto. Con nota ufficiale, a firma del Segretario Generale, Floriana Russo Introito, e del Responsabile del Dipartimento Sanità Pubblica e Privata Ag CL En, Giovanni Farruggia, prot. n. 77 del 28/02/2017 inviata al Commissario Ing. Gerardo Venuti, il […]
“Avviati puntualmente i processi di stabilizzazione del personale precario da parte dell’ASP di Agrigento, in applicazione del D. Lgs. 75/2017, cosiddetto Decreto Madia, auspico che gli esponenti sindacali, negli ultimi tempi molto impegnati ad occuparsi della stabilizzazione, tornino ad occuparsi delle aspettative e dei problemi del personale di ruolo.
“A poche settimane dalla scadenza degli incarichi di Posizione Organizzativa, sarebbe auspicabile, in coerenza con le esigenze organizzative aziendali, una rimodulazione del numero degli incarichi conferiti”.
“I lavoratori dell’ASP di Agrigento che non fruiscono del servizio mensa, percepiscono buoni pasto il cui valore per singolo ticket è di 4,13 euro e insufficiente a coprire i costi effettivi di un pranzo”.
“La delegazione trattante che siede ai tavoli negoziali dovrebbe essere composta da esponenti sindacali percepiti dai lavoratori come totalmente liberi da ogni possibile forma di condizionamento.