Evitano un vero e proprio processo patteggiando la pena. Tre uomini di origine romena hanno deciso il patteggiamento dopo essere stato fermati da Polizia e Carabinieri lo scorso mese di marzo poiché trovati in possesso di un “tesoro” fatto di gioielli di provenienza furtiva.

Denunciato con l’accusa di ricettazione un senegalese 23enne dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Alessandria della Rocca, compagnia di Cammarata.

Credeva di avere fatto un buon affare, invece è finito nei guai.

In data 25 agosto, la Polizia di Stato ha segnalato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente, S.A.L. classe ’94, A.V. classe ’74 e U.G. classe ’70, poiché responsabili di ricettazione ed il solo S.A.L. anche per il reato di furto.

A Canicattì i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà per “ricettazione” un 18enne poiché a seguito di perquisizione, veniva rinvenuto all’interno del domicilio del soggetto un ciclomotore modello Scarabeo, oggetto di furto avvenuto nel mese di Aprile.

Con l’ipotesi di reato di ricettazione, due conviventi, un canicattinese e una donna di origine romena, sono stati denunciati poichè trovati in possesso di ben 42 bottiglie di liquore.

Con l’ipotesi di reato di ricettazione, un tunisino di 28 anni è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento dagli agenti del commissariato di Polizia di Canicattì.
Un 25enne agrigentino è stato denunciato per avere rubato un’auto.
La Polizia di Stato di Agrigento, nei decorsi giorni ha denunciato, in stato di libertà, T.M. (classe 71), di Ravanusa per il reato di furto aggravato e ricettazione.

La Polizia di Stato, nella giornata di ieri ha tratto in arresto Giuseppe Meli, classe 72 di Camastra, già indagato nell’ambito dell’Operazione denominata “VULTUR” dello scorso mese di luglio, nella quale furono tratti in arresto anche Rosario e Vincenzo Meli, rispettivamente padre e fratello di Giuseppe.