Condanna definitiva a quattro mesi di reclusione per una 42enne di origine romena ma residente a Canicattì accusata di ricettazione.

Gioielli, orologio e oggetti atti allo scasso. Finisce nei guai un trentenne di origini romene a Canicattì, durante un controllo dei poliziotti del locale Commissariato di Polizia.

E’ con l’ipotesi di reato di ricettazione e furto che due uomini di origine romena, di 30 e 40 anni, sono stati denunciati, in stato di libertà, dai poliziotti del commissariato di Polizia di Canicattì.
E’ con l’ipotesi di reato di ricettazione che due agrigentini di 35 anni sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento.
Sono accusati di ricettazione in concorso due agrigentini di 34 e 29 anni, “beccati” dai militari dell’Arma dei Carabinieri martedì scorso in possesso di circa 650 chilogrammi di cavi in rame.
Finisce nei guai un giovane quarantenne di Canicattì dopo essere stato trovato in possesso di un telefono cellulare risultato rubato.
Non si arrestano i controlli serrati del territorio agrigentino.
Notificato ad un 69enne di Canicattì il provvedimento che impone di scontare una pena di due anni, quattro mesi e quindici giorni di reclusione, in regime di detenzione domiciliare.

Convalidati gli arresti da parte del gip del Tribunale di Agrigento per Vincenzo Mantione, 47 anni, e Giovanni Gatto, 38 anni, entrambi di Canicattì, finiti nei guai poiché colti nella flagranza del reato di ricettazione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso tra loro, nonché denunziati in stato di libertà per falsità materiale […]

Arrestato a Canicattì dai poliziotti del locale commissariato, diretto dal vice questore aggiunto Cesare Castelli, il 18enne Simone Gennaro, già sottoposto a misura cautelare per altri fatti reato, che nel pomeriggio di ieri è stato colto nella flagranza del reato di tentata estorsione e ricettazione.