Assolti dall’accusa di aver omesso di dichiarare condanne precedenti al fine di incassare il reddito di cittadinanza.
Secondo l’accusa avrebbero fatto ottenere indebitamente il “reddito di cittadinanza” a soggetti disabili psichici ospiti di una comunità di Favara e, appropriandosi della carta su cui viene caricato il credito la avrebbero utilizzata per pagare una camera di albergo, la manutenzione di due Porsche e vari acquisti.
Avrebbe minacciato di farla finita. Il tutto comunicato in una email inviata alla redazione di una nota trasmissione in onda sulle reti Mediaset. Protagonista un agrigentino che si sarebbe visto revocare il “Reddito di cittadinanza”.
Uno sportello informativo per gli ex percettori del reddito di cittadinanza sarà attivo da lunedì prossimo al Centro per l’impiego in via Praga, a Palermo. L’ufficio, coordinato dalla dirigente Salvatrice Rizzo, sarà aperto al pubblico tutti i giorni e avrà il compito di fornire informazioni precise ai cittadini.
L’assessore alla Famiglia, politiche sociali e Lavoro Nuccia Albano, ha incontrato oggi in assessorato una delegazione dell’Anci per discutere dell’emergenza che i Comuni siciliani stanno affrontando dopo l’interruzione dell’erogazione del Reddito di cittadinanza.
“Da domani 2986 cittadini della provincia di Agrigento non percepiscono più il reddito di cittadinanza. Con un SMS dell’Inps hanno ricevuto la comunicazione come già anticipato dal governo centrale.
Avrebbe ottenuto il reddito di cittadinanza dichiarando, falsamente, di avere avuto la cittadinanza italiana da almeno 10 anni di cui 2 consecutivi. Una circostanza però falsa che è costata cara ad un 32enne extracomunitario ma domiciliato a Canicattì.
Notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a sei soggetti che – secondo l’accusa – avrebbero omesso di dichiarare i trascorsi giudiziari per continuare a prendere il Reddito di Cittadinanza.
Il comune di Realmonte ha avviato al lavoro un primo gruppo di soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza. Si tratta di quattro donne e due uomini, impegnati due giorni a settimana per 12 mesi, a svolgere lavori socialmente utili, come previsto dai Progetti utili alla collettività.
Un 49enne di Canicattì ha sporto una denuncia dopo essere venuto a conoscenza di una istanza presentata dalla moglie con la quale è in corso una separazione per la corresponsione dell’assegno unico per i figli e del reddito di cittadinanza.