Il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura ha emesso una ordinanza per disporre la cattura immediata di cani randagi presenti sul territorio urbano.
Aggredita una donna da un cane randagio a Licata. Il fatto è accaduto nel quartiere Oltreponte, dove la donna stava cercando di difendere il proprio cane quando, così come riporta il quotidiano “La Sicilia”, è stata morsa alla mano.
Non avrebbe avuto gravi conseguenze, la tentata aggressione da parte un branco di cani, nei confronti di un piccolo di sei anni.
Il Comune di Agrigento si mobilita per la prevenzione del fenomeno del randagismo in città. Sono stati infatti impegnati circa 25 mila euro per l’assistenza medico-veterinaria degli animali.
Il problema del randagismo, nonostante gli sforzi del comune saccense, è ancora dilagante nella città marinara.
Il fenomeno del randagismo a Licata è abbastanza diffuso, soprattutto in luoghi come l’ospedale e il pronto soccorso San Giacomo D’Altopasso.
L’Amministrazione Comunale, nella persona dell’assessore con delega Lotta al Randagismo, avv. Lucia Padovano, comunica alla cittadinanza che con delibera n. 54 del 29/02/2016 la Giunta Comunale ha assegnato le somme necessarie per garantire il servizio di cattura e degenza dei cani vaganti presenti sul territorio comunale.
E’ stato aggiudicato dall’Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento il servizio di cattura, mantenimento e custodia dei cani randagi per conto del Comune di Castrofilippo.
Risolvere il problema del randagismo e sensibilizzare la popolazione ai diritti che hanno i cani favorendone l’adozione anche con agevolazioni fiscali si può.
A San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, opera una Consigliere comunale, Graziella Giamporcaro (in foto), che, contro il fenomeno del randagismo, anziché adoperarsi nelle campagne di sterilizzazione e di custodia in rifugio dei cani, ne ha proposto la soppressione.