Dopo l’occultamento di cavi elettrici in rame avvenuto in una cantina di contrada “Cannitello” a Santa Margherita Belìce, i militari dell’Arma dei Carabinieri hanno fermato due uomini di nazionalità romena trovandoli in possesso di arnesi atti allo scasso, guanti e passamontagna.
Dovranno rispondere dell’ipotesi di re3ato di furto aggravato due fratelli di origine rumena di 33 e 29 anni sorpresi a rubare da un Hotel ben 600 metri di cavi elettrici in rame.
Furto di cavi in rame a Sciacca. Sono circa 400 i metri di cavi rubati da ignoti malviventi dall’impianto di illuminazione di alcune abitazioni di campagna.
Ignoti malviventi sono riusciti a portare a segno un furto di “oro rosso” nelle contrade “Serrone-Mulè” e “Pandolfina” a Sambuca di Sicilia.
Rubati cavi in rame dell’impianto di alimentazione elettrica dello stabilimento della cantina Corbera a Santa Margherita Belice. I ladri, sono entrati in azione dentro lo stabilimento lungo la statale 188, tranciando i cavi elettrici.
Si sarebbero intrufolati all’interno di un Hotel a Sciacca e avrebbero prelevato un ingente quantitativo di cavi in rame. Un danno stimato in centomila euro quello denunciato da uno dei manager della struttura ricettiva ai militari dell’Arma dei Carabinieri.
Ladri di “oro rosso” in azione all’interno dell’impianto di sollevamento acqua del Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento in contrada “Bertolino” a Menfi.
Furto in un impianto fotovoltaico in contrada “Gulfa” a Santa Margherita Belice. I ladri avrebbero sottratto circa 15 quintali di rame per un “bottino” quantificato in circa 65 mila euro. A fare l’amara scoperta il responsabile della struttura che altro non ha potuto che denunciare il tutto ai militari dell’Arma dei Carabinieri della
I poliziotti del Commissariato di Licata, in esecuzione di un’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Palermo, hanno posto agli arresti un 43enne di Licata poiché deve scontare nove mesi di reclusione per il reato di ricettazione in concorso.
Furto di rame da un impianto fotovoltaico di contrada “Pantano”, in territorio di Sant’Angelo Muxaro. Ignoti malviventi sono riusciti a prelevare l’oro “rosso” senza essere né visti, né sentiti.