Il Tribunale di Agrigento ha condannato ad un anno e tre mesi l’empedoclino accusato di avere aggredito un proprio compaesano e coetaneo sferrandogli calci pugni minacciandolo persino di morte.
Sarebbero due le persone rimaste ferite dopo una lite divampata fra extracomunitari in via Callicratide. Le due persone sono finite al pronto soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento dove i medici avrebbero diagnosticato ferite non gravi.
Avrebbe aggredito un proprio compaesano e coetaneo sferrandogli calci, pugni e minacciandolo persino di morte. L’aggressione, avvenuta nel luglio del 2021 nel popoloso quartiere dei “Grandi Lavori”, sarebbe da ricondurre a futili motivi legati all’asserito danneggiamento di un’auto in sosta durante una manovra.
Un giovane 23enne di Canicattì è rimasto ferito dopo essere stato preso a pugni e rapinato del portafogli e di due collane in acciaio che indossava. Il fatto si è verificato in via Minniti, a Canicattì nel cuore della notte.
Interviene per sedare una lite tra giovani e viene picchiato. E’ accaduto a Casteltermini, dove un trentenne ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento dopo alcuni traumi riportati a seguito dei pugni ricevuti.
E’ con l’accusa di omicidio preterintenzionale che è stata chiesta dal pubblico ministero la condanna a otto anni e otto mesi di reclusione per un giovane 29enne finito a processo poiché ritenuto responsabile di avere causato la morte del padre di un amico colpendolo con pugni al volto.
Schiaffi e pugni contro la moglie. Un trentenne agrigentino si sarebbe scagliato nell’area di piazza Vittorio Emanuele contro la compagna che, dopo le richieiste d’aiuto, ha visto il tempestivo intervento dei poliziotti di quartiere presenti in zona.