Il Tribunale del Riesame hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’operazione denominata “Malebranche” sul presunto crac del gruppo “Pelonero” che ha smascherato una presunta organizzazione dedita alle bancarotte fraudolente, per un ammontare di oltre 5 milioni di euro.
Saranno fissate la prossima settimana le udienze al Tribunale del Riesame dopo i ricorsi presentati dai legali difensori. La vicenda riguarda l’inchiesta denominata “Malebranche” sul presunto crac del gruppo “Pelonero” che ha smantellato una presunta organizzazione dedita alle bancarotte fraudolente, per un ammontare di oltre 5 milioni di euro.
Sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati dopo il ritrovamento di una pistola clandestina con cartucce e caricatore, scoperta all’interno di uno dei negozi “Pelonero” dopo il blitz effettuato nell’ambito dell’inchiesta denominata “Malebranche”.
Partiranno domani gli interrogatori di garanzia dei 13 soggetti finiti nei guai nell’ambito dell’operazione denominata “Malebranche” condotta dalla Guardia di Finanza che ha sgominato una presunta associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di bancarotte fraudolente per un ammontare di oltre 5 milioni di euro.
Si chiama “Malebranche”, dal nome dei diavoli che nella Divina Commedia controllano i dannati della quinta bolgia, l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Agrigento e coordinata dalla locale Procura della Repubblica che ha eseguito nella notte 13 misure cautelari, disposte dal Gip di Agrigento Luisa Turco.