Ratificata dal gup del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali difensori del 36enne di origine ghanese sorpreso con alcuni ovuli di droga dentro lo stomaco dopo essere arrivato ad Agrigento con un pullman proveniente da Palermo.
Ratificato il patteggiamento un 39enne di Naro accusato di avere provocato la morte di un operaio agricolo di origini rumene, avvenuta tragicamente il 5 giugno dello scorso anno nelle campagne di contrada Perciata dopo essere stato travolto da un trattore.
Chiede il patteggiamento il 23enne empedoclino Vincenzo Filippazzo. L’accordo sembra avere ottenuto il consenso da parte del pubblico ministro. Tre anni di reclusione dopo che il giovane, assistito dagli avvocati Salvatore Pennica e Rosario Fiore, fu arrestato lo scorso 13 aprile poiché colto nella flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze […]
La decisione spetterà al gup del Tribunale di Agrigento che dovrà decidere se disporre il rinvio a giudizio o il non luogo a procedere per i venti imputati dell’inchiesta denominata “Alta Tensione” che ipotizza un giro di truffe di energia elettrica nell’agrigentino grazie anche alla complicità di alcuni verificatori Enel.
Patteggia una pena a un anno e due mesi di reclusione il 23enne di Ribera evaso dagli arresti domiciliari e accusato di evasione, resistenza a pubblico ufficiale e furto.
Patteggia una pena a sei mesi di reclusione il giovane agrigentino, gestore di un chiosco bar, dopo che i militari dell’Arma dei Carabinieri avevano trovato nel bancone un involucro contenente quasi un etto di “Hashish” nascosto sotto la macchina del caffè ed alcuni grammi di “Marijuana” vicino a delle bustine da the.
Chiedono il patteggiamento due fratelli accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due di Casteltermini, furono “beccati” circa tre mesi e posti agli arresti dopo essere stati trovati in possesso di due panetti di hashish del peso di oltre un chilogrammo.
Chiede di patteggiare la pena Carmelo Bartolomeo, ex braccio destro del “re dei supermercati” Giuseppe Burgio, finito nei guai dopo l’operazione denominata “Discount” su una presunta bancarotta fraudolenta.
Si chiude con il patteggiamento della pena la vicenda che ha visto coinvolti i fratelli La Gaipa, noti imprenditori turistici agrigentini, accusati di una presunta estorsione perpetrate ai danni di alcuni dipendenti.
Rinviata di due settimane la decisione da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento sul “caso” che vede coinvolto l’imprenditore agrigentino Fabrizio La Gaipa, accusato di un presunto caso di estorsione ad alcuni dipendenti.