Cadono molti dei divieti finora imposti, ma resta l’obbligo del distanziamento sociale e di indossare la mascherina se non si riesce a mantenere una distanza di almeno un metro.
“Un rigido protocollo sulla sicurezza, accompagnato da un puntuale e ben articolato codice di autoregolamentazione concertato con le parti sociali”.
Parrucchieri ed estetisti al Governo: siamo allo stremo, dobbiamo riaprire subito o chiuderemo tutti
Le imprese di acconciatura ed estetica sono ancora in attesa di conoscere la data di riapertura dell’attività. Questa mancanza di risposte e di certezze da parte del Governo è divenuta insostenibile. Senza una prospettiva certa la necessità di aiuti immediati diventa urgente.
CNA Sicilia, alla vigilia dell’avvio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus, torna a farsi sentire per rinnovare alle Istituzioni della Regione la sollecitazione per un’apertura anticipata delle attività di acconciatori e centri di estetica.
Una task force per contrastare il fenomeno dell’abusivismo.
“No. Non ci stiamo! Alla luce del nuovo decreto, una profonda riflessione. Abbiamo chiuso i nostri saloni e centri estetici prima del decreto di marzo, gesto di sensibilità e responsabilità nei confronti della clientela e dei nostri collaboratori, nonostante una grande preoccupazione e incertezza sul prossimo futuro”.
Alla luce delle incessanti sollecitazioni che provengono dalla base, dello stato di disagio economico in cui sono venuti a trovarsi gli operatori della categoria a causa della prolungata inattività, ma, soprattutto, incoraggiato dai sempre più confortanti dati relativi all’andamento dello scarsissimo contagio dal coronavirus registrato in Sicilia, il Sindaco Giuseppe
Una levata di scudi: è quella degli operatori e delle operatrici dei centri di acconciatura e di estetica. Una sorta di sollevazione dopo il decreto del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, con il quale rinvia al primo giugno la riapertura delle attività che si occupano della cura e benessere della persona.
Dovranno attendere il prossimo 31 gennaio due parrucchieri, I canicattinesi, rispettivamente il titolare di una parruccheria e la sua assistente, sarebbero stati trascinati in tribunali da una loro ex cliente.