Il dipartimento della Protezione civile nazionale ha provveduto alla consegna dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) destinati ai professionisti del Sistema sanitario regionale della Sicilia impegnati anche nel contrasto all’epidemia Coronavirus.
Sono in fase di installazione, presso tutti ospedalieri della provincia, le tende di pre-triage necessarie ad agevolare il percorso assistenziale e rendere efficaci e sicure le procedure di individuazione di casi sospetti di coronavirus.
Sono oltre 300 mila euro le somme indicate dall’Asp di Agrigento che ha avviato una procedura aperta per la fornitura di 45 carrello di emergenza da destinare alle strutture sanitarie dell’agrigentino, ed in particolare nei presidi di continuità.
E’ di oltre 130 mila euro la spesa stimata per l’acquisto di barelle, carrelli ed altra attrezzatura sanitaria occorrente per i presidi dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, del “San Giacomo d’Altopasso” di Licata e del “Barone Lombardo” di Canicattì.
Gli ospedali di Agrigento e provincia si sarebbero improvvisamente “spopolati” a causa delle richiese di pensionamento da parte di personale che ha approfittato della “quota 100”.
Firmato nei giorni scorsi il provvedimento per la messa in servizio di sessanta nuovi infermieri negli ospedali della provincia di Agrigento.
Visite anche nelle strutture private, ambulatori aperti nei week-end e in caso di necessità nelle ore serali. Ma, soprattutto, totale trasparenza nella gestione dei tempi di prenotazione.
“L’Asp di Agrigento ha già aperto la procedura per l’acquisto di n.2 ambulanze da rianimazione, tipo C, per i presidi ospedalieri di Sciacca e Agrigento, e di n.4 ambulanze da soccorso, tipo B, per gli ospedali di Agrigento, Sciacca, Canicattì e Licata”.
Starebbero per dare i propri frutti, il piano di investimenti previsti per il triennio 2018/2020 nelle strutture ospedaliere.
Sono sei le ambulanze oggetto di una indagine di mercato dell’Asp che serviranno a rinnovare alcuni mezzi di soccorso degli ospedali agrigentini.