Riparata in tempi da record la TAC del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
Sono sempre frequenti i gesti di generosità della collettività nei confronti dell’utenza del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento aderisce all’iniziativa nazionale “Un albero per la salute” organizzata in trenta città italiane dall’Arma dei Carabinieri – Raggruppamento Biodiversità – e dal FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti.
“Molto spesso si leggono denunce sul Servizio Sanitario abbandonato dal Governo e di conseguenza delle tante inefficienze”. Lo afferma Alfonso Buscemi usufruitore del SSN Ospedale San Giovanni di Dio.
E’ stata inaugurata all’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca la seconda sala di emodinamica.
L’emodinamica del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento ha eseguito il primo intervento di riparazione della valvola tricuspide tramite cateteri endovascolari, senza ricorrere alla cardiochirurgia tradizionale, su un complesso paziente ultraottantenne affetto da grave insufficienza valvolare e scompenso cardiaco.
Si chiama “Victory bell”, campana della vittoria, è ispirata alla tradizione britannica e intende celebrare la conclusione dei trattamenti salvavita per tutti quei pazienti che portano a termine con successo il ciclo di cure presso l’Unità Operativa Complessa di radioterapia dell’ospedale di Agrigento.
“L’ospedale di Sciacca rimarrà un Dea di I livello e non verrà smantellata nessuna unità operativa complessa. Al di là delle bozze della nuova rete ospedaliera che girano e di quello che pensano i burocrati, le decisioni sulla sanità in Sicilia vengono prese in commissione Salute all’Ars, dove ci sono i deputati che rappresentano il […]
Non era in servizio né reperibile alla vigilia di Ferragosto eppure, contattata telefonicamente da un paziente in stato di necessità acuta, non ha esitato a recarsi immediatamente in ospedale per fornire un farmaco salvavita.
Di ritorno da una vacanza nelle Marche, giunge al pronto soccorso dell’ospedale di Ribera, città dove risiede, con una grave lesione cutanea in regione nucale, caratterizzata da necrosi tissutale così profonda e ampia da raggiungere la fascia muscolare. Immediatamente preso in cura dall’Unità Operativa Complessa di chirurgia del “Fratelli Parlapiano”, diretta dal dottor