«Se in Sicilia fosse stata apposta una pietra d’inciampo, per ciascuna delle vittime di mafia, avremmo una strada lunga chilometri a ricordare quanto doloroso sia stato e continua ad essere il cammino per combattere Cosa nostra e riaffermare la legalità.
Via libera, dopo quasi venti anni, all’aggiornamento della classificazione sismica per alcuni Comuni siciliani. Lo ha deciso il governo Musumeci che ha accolto la proposta del dipartimento regionale della Protezione civile.
È partita la “macchina” organizzativa della Regione Siciliana per l’accoglienza dei profughi costretti a fuggire dell’Ucraina.
Si mette in moto la macchina organizzativa dell’accoglienza predisposta dalla Regione Siciliana per i profughi dell’Ucraina.
La Regione Siciliana si dota per la prima volta di una “Strategia regionale per la valorizzazione dei beni confiscati” che prevede alcune azioni per rendere più efficiente e trasparente la restituzione alla comunità di beni e aziende sottratti alla criminalità, anche grazie al sostegno progettuale ed economico.
«La Sicilia, culla di accoglienza e integrazione, con la generosità di sempre, è pronta a ospitare i profughi ucraini costretti a lasciare ogni cosa per fuggire dal conflitto in corso ai confini dell’Europa.
Strade e autostrade, ferrovie, dighe, reti di distribuzione idrica. Ammontano a oltre 1,2 miliardi di euro le risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 che saranno anticipate alla Regione Siciliana per finanziare opere infrastrutturali immediatamente cantierabili nell’Isola.
«Per la prima volta la Regione rivestirà un ruolo attivo nella realizzazione di progetti di ricerca in Sicilia».
«Nella Giornata del ricordo, tardivamente istituita per commemorare gli italiani vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e degli atroci crimini che nel Dopoguerra furono perpetrati al confine orientale dell’Italia ad opera dei comunisti di Tito, desidero rivolgere un pensiero alle migliaia di vittime di quell’eccidio e alla comunità dei loro familiari ed esuli.
«È impossibile pensare alla storia della Sicilia senza passare dalla civiltà greca». Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha accolto a Palazzo Orléans la ministra della Cultura e dello sport della Repubblica Greca, Lina Mendoni.