Ancora sangue di Lavoratori Agrigentini morti sul lavoro. Ad intervenire è la segretaria provinciale della Cgil di Agrigento dopo la morte dei due operai alla diga Furore di Naro.
Sgomento, dolore e cordoglio, sono stati espressi dal Commissario Straordinario del Comune di Licata Maria Grazia Brandara (in foto), nell’apprendere della tragica notizia relativa alla morte di due operai precipitati da una piattaforma, sulla quale stavano lavorando, all’interno del sovrappieno della “diga Furore” di Naro.
“Non si può morire di lavoro, chi ha delle responsabilità deve pagare. Sono vicino ai familiari, sapendo che nessuna parola potrà lenire il loro dolore. Nominerò immediatamente una commissione regionale di inchiesta per accertare le responsabilità. Giustizia deve essere fatta”.
Due donne morte a causa del terremoto che nella serata di ieri ha improvvisamente colpito l’isola di Ischia. Un bilancio momentaneo che ha altresì provocato il ferimento di 39 persone.
Dopo l’arrivo dei 270 migranti accolti a Lampedusa che hanno occupato nuovamente il centro d’accoglienza in contrada Imbriacola, ecco che dalle coste libiche, ieri notte si è consumata una nuova, terribile, straziante, tragedia del mare.
E’ iniziato alle 17 di questo pomeriggio lo sbarco dei 223 migranti (di cui tra cui 139 uomini, 70 donne 14 minori) arrivati al porto di Porto Empedocle a bordo della nave della Marina Militare “Comandante Borsini”. Visibilmente stremati, i migranti sono stati accompagnati dal personale sanitario e dalle Forze dell’Ordine nel centro di accoglienza