Altra scarcerazione da parte del Tribunale del Riesame dopo il ricorso presentato dall’avvocato difensore del 62enne Antonino Vizzì, ritenuto da investigatori e inquirenti appartenente alla famiglia mafiosa di Raffadali.
“Chi è che e il capo di Cosa Nostra in questo momento o fino al momento in cui lei è stato al vertice almeno della famiglia di Favara?“. Sono i magistrati della Dda di Palermo a chiedere al neo collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta (in foto a sinistra) informazioni sui vertici di Cosa Nostra.
Scarcerate altre quattro persone coinvolte nel blitz antimafia denominato Montagna che lo scorso 22 gennaio ha sgominato i presunti vertici di due presunti mandamenti e di sedici famiglie presumibilmente appartenenti a “Cosa Nostra” agrigentina.
Sembra un fiume in piena il neo collaboratore di giustizia, il 50enne favarese Giuseppe Quaranta, arrestato nelle scorse settimane nell’ambito del blitz antimafia denominato “Montagna” che ha sgominato i presunti vertici di due mandamenti e di sedici famiglie presumibilmente appartenenti a “Cosa Nostra” agrigentina.
Arrivano altre due scarcerazioni da parte del Tribunale del Riesame dopo l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessi a due dei coinvolti nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Montagna” scattata lo scorso 22 gennaio nell’agrigentino.
Si dimette il Sindaco di San Biagio Platani, Santino Sabella, coinvolto nell’operazione antimafia denominata “Montagna” che lo scorso 22 gennaio ha sgominato i vertici di due presunti mandamenti e di sedici famiglie presumibilmente appartenenti a “Cosa Nostra” agrigentina.
Arresto convalidato da parte dei giudici del Tribunale del Riesame che hanno rigettato il ricorso presentato dai legali difensori del 52enne di Sciacca Domenico Maniscalco, finito agli arresti dopo il blitz antimafia denominato “Montagna” che lo scorso 22 gennaio ha sgominato i vertici di due presunti mandamenti e di sedici famiglie presumibilmente appartenenti
Torna in libertà il 41enne di Racalmuto Salvatore Puma, arrestato dopo l’operazione antimafia denominata “Montagna” che ha disarticolato i vertici di due presunti mandamenti e di sedici famiglie presumibilmente appartenenti a “Cosa Nostra” agrigentina.
Continuano ad emergere dettagli e particolari dopo l’operazione antimafia denominata “Montagna” che ha disarticolato i vertici di due presunti mandamenti e di sedici famiglie presumibilmente appartenenti a “Cosa Nostra” agrigentina.
I giudici del Tribunale del Riesame hanno rimesso in libertà il 53enne favarese Giuseppe Blando, arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Montagna” che ha sgominato i vertici di due presunti mandamenti e di sedici famiglie presumibilmente appartenenti a “Cosa Nostra” agrigentina.