E’ stato convalidato l’arresto per un giovane 19enne di Menfi accusato di rapina dopo avere minacciato il padre. Il giovane, come si ricorderà, fu arrestato e ora il giudice del Tribunale di Sciacca – accogliendo la richiesta del pm – ha disposto la custodia cautelare in carcere.
E’ con l’accusa di rapina che un giovane 19enne di Menfi è stato arrestato dai militari dell’Arma dei Carabinieri delle Stazioni di Menfi e Montevago.
Un 70enne di Sciacca è stato denunciato – in stato di libertà – alla Procura della Repubblica di Sciacca per l’ipotesi di reato di minacce e maltrattamenti in famiglia.
Sarebbero tre i banditi che sarebbero entrati in azione in un appartamento di contrada “Terraforti” in territorio tra il Villaggio Mosè e Favara. I malviventi si sarebbero finti tecnici della società idrica e – una volta all’interno – avrebbero puntato una pistola, immobilizzato e rapinato un anziano 83enne di Favara.
Avrebbe dapprima rapinato un coetaneo riuscendo a farsi consegnare il portafogli e, successivamente, avrebbe inveito e minacciato i poliziotti intervenuti per riportare la calma.
In esecuzione di un’ordinanza di applicazione della detenzione domiciliare emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, un 32enne di Santa Margherita Belice è stato arrestato dai militari dell’Arma dei Carabinieri.
Avrebbe minacciato il fratello dopo una accesa lite determinata dalla spartizione di una eredità. I due fratelli, infatti, non si sarebbero messi d’accordo per la divisione di alcune proprietà.
Un anziano licatese è stato minacciato con un coltello e rapinato da due donne, verisimilmente originarie dell’Est Europa, a cui aveva prestato loro aiuto. le due donne, infatti, avrebbero chiesto un “passaggio” con l’autostop.
Si sarebbe appostato più volte sotto casa dello zio e lo avrebbe minacciato di morte. Protagonista un operaio edile di Favara che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento per le ipotesi di reato di minaccia aggravata, atti persecutori e detenzione abusiva d’arma da fuoco.
Una accesa lite fra vicini di casa per un posto auto. E’ accaduto a Canicattì, dove un 40enne avrebbe strattonato e minacciato di morte, brandendo un tubo in metallo, un 50enne.