In relazione alla notizia appresa nella serata di ieri circa la positività al COVID-19 di un migrante giunto a Porto Empedocle, nella serata dell’08 aprile scorso, a mezzo del traghetto di linea proveniente da Lampedusa e successivamente condotto all’hotspot di Pozzallo insieme al gruppo di ulteriori 49 migranti, la Prefettura comunica quanto segue:
Dovrebbe, ma l’uso del condizionale è d’obbligo, essere un migrante il corpo senza vita ritrovato sugli scogli di Licata nella giornata di ieri.
All’indomani del ritrovamento di un cadavere ritrovato nelle coste saccensi.
“Nell’Hotspot di Lampedusa un giovane migrante aspetta da tre settimane la visita psichiatrica, per poter essere trasferito”.
Nelle ultime ore, nelle trasparenti acque del lido di Porto Palo, nottetempo, è giunto un gommone con a bordo alcuni migranti, verosimilmente di origine Tunisina, sbarcati alla ricerca di maggiori fortune.
Era stato intercettato da una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Siculiana, assieme ad altri quattro migranti, lungo il litorale, probabilmente a seguito di uno sbarco autonomo. I cinque uomini infatti avevano ancora i vestiti umidi.
Personale della Squadra Mobile di Agrigento, nei giorni scorsi traeva in arresto Fakher Salmane, tunisino, classe 1992, in quanto ritenuto responsabile del reato di reingresso illegale nel territorio dello Stato.
Era sbarcato lo scorso 24 settembre ed è ospite dell’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa, il migrante tunisino che avrebbe commesso un furto all’interno di un hotel dell’isola.
Nel centro cittadino di Lampedusa, i Carabinieri del locale Comando Stazione hanno sorpreso in flagranza di “Furto” all’interno di un esercizio commerciale, un minore tunisino, 17 enne, sbarcato ieri sull’isola, che al termine degli accertamenti di rito sarà deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.
Investito lungo la statale 115, nei pressi del bivio di Realmonte. Si tratta di un extracomunitario 37enne, probabilmente sbarcato poche ore prima in contrada Foce.