Ancora tensioni all’interno della struttura di accoglienza di Siculiana ex Villa Sikania dove un migrante avrebbe compiuto degli atti di autolesionismo.
Avviate le ricerche di un migrante fuggito dal centro di accoglienza ex Villa Sikania a Siculiana. Si tratta dell’ennesimo caso registrato.
“Il vaso è colmo”! Sono dure le parole del Sindaco di Siculiana Leonardo Lauricella che, ancora una volta, prende posizione rispetto all’ennesima fuga di migranti dal centro di accoglienza ex “Villa Sikania” di Siculiana.
Avrebbe avvertito un malore rendendo così necessaria l’evacuazione dalla nave Ocean Viking. Si tratta di un immigrato salvato in acque libiche.
Un’indagine per violenza privata. Si allarga l’inchiesta che vede coinvolto il poliziotto finito nei guai con l’accusa di abuso dei mezzi di correzione dopo il video divulgato che ha mostrato le immagini di due migranti ospiti di un centro accoglienza agrigentino costretti a schiaffeggiarsi.
Sarebbe risultato positivo al tampone del Covid-19. Un migrante approdato nei giorni scorsi al porto di Porto Empedocle si troverebbe ora ricoverato al reparto di malattie infettive di dell’Ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta.
Era ospite sulla “Moby Zazà”, la nave su cui la croce rossa monitora la quarantena dei migranti sbarcati dopo l’emergenza Covid-19.
Sarebbero stati fatti inginocchiare e umiliati. Due migranti che, dopo un tentativo di fuga da un centro di accoglienza dove si trovavano in stato di quarantena, avrebbero subito degli abusi.
Un migrante a bordo della nave-quarantena “Moby Zaza” di rada a Porto Empedocle è stato ritrovato cadavere dopo essersi gettato in acqua alle prime ore dell’alba di stamani.
Una donna di 32 anni, una delle migranti ospitate sulla Moby Zaza per trascorrere il periodo di quarantena, che accusava problemi di scompensi della pressione, è stata soccorsa da una motovedetta della Guardia Costiera di Porto Empedocle.